Chi utilizza il lavoro nero rimane al verde!
Pubblicato il 02 luglio 2015
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La festa attesa da tutto il circondario è cominciata da tre giorni e richiama sempre un gran numero di persone.
Gigetto gestisce il bar del paese e come ogni anno per i dieci giorni di durata delle festa si fa dare una mano dai giovani del luogo. Questa stagione toccherà a quattro ragazzi, freschi di maturità appena conseguita per aver terminato il corso di studi liceale. Più che un lavoro è una festa nella festa: si comincia il tardo pomeriggio ad apparecchiare i tavolini sotto al gazebo, per poi concludere la serata con una birra ghiacciata che accompagna lunghe chiacchierate.
Ma la festa è così rinomata che attira anche l’attenzione degli ispettori del lavoro. Giunti al bar di Gigetto, trovano intenti al lavoro un paio di ragazzi in assenza di preventiva comunicazione al Centro per l’Impiego. Non solo, grazie al superiore fiuto ispettivo di cui sono dotati, accertano che la sera prima altri due ragazzi avevano prestato servizio sotto al gazebo di Gigetto.
“Dobbiamo sospendere l’attività imprenditoriale (art. 14 D.lgs. n. 81/08) e adottare 4 maxisanzioni per utilizzo di personale in nero (art. 3, comma 3, D.L. n. 12/2002): se poi a questo sommiamo le quattro diffide relative alla mancata consegna della lettera di assunzione… Un attimo che facciamo i conti… 3.900x4 + 65x4 + 250x4 + 1.900 euro per la sospensione… Se la cava con poco meno di 19.000 euro…”.
Gigetto rimane sbigottito, ma non perde la proverbiale ironia: “Signori miei, io non sono entrato in un concessionario e non intendo acquistare la vettura che mi proponete, oltretutto full-optional… Grazie, ne faccio volentieri a meno…”.
Gli ispettori spiegano a Gigetto che è stato poco accorto ma anche un po’ sfortunato: ancora qualche giorno e con il nuovo decreto del Jobs Act relativo al contrasto del lavoro sommerso avrebbe pagato complessivamente circa 12.000 euro. “E pensi, sig. Gigetto, che in molti altri casi questo stesso nuovo decreto inasprirà le sanzioni…”.
“Quattro ragazzi vengono a festeggiare gli esami di maturità in questo chioschetto, si divertono e nello stesso tempo guadagnano qualche soldino; mi aiutano a mandare avanti il bar in questo periodo, è vero, ma vi sembra proporzionato sospendere la mia attività e sanzionarmi con verbali da quasi ventimila euro?
Non è l’intensità della pena che fa il maggior effetto sull’animo umano, ma l’estensione di essa (Dei delitti e delle pene – 1764, Cesare Beccaria).
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