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Il recesso disciplinare si comunica senza ritardi

15/06/2009 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 13167 del 2009, ha accolto il ricorso presentato da un direttore di una banca che era stato licenziato per giusta causa. Per l'uomo, il recesso era da considerarsi illegittimo in quanto gli era stato contestato dopo tre mesi ed era infondato. Mentre i giudici di merito avevano rigettato le istanze del bancario, la Cassazione ha ribaltato il verdetto precisando come, in linea generale, la contestazione debba avvenire “in immediata connessione temporale...
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Il biglietto gratis non si nega

15/06/2009 Secondo la sentenza 11213/09, la regola della obbligatorietà di provvedere all’assegnazione di biglietti aerei – ad opera dell’azienda verso i propri subordinati quale apprezzamento di meritevolezza – “vale a conferire alla società il diritto di denegare tale beneficio a quanti abbiano demeritato; di talché il giudizio sulla meritevolezza non può essere mai assolutamente discrezionale e insindacabile”. Perciò, non vi può essere valutazione neppure del giudice di rinvio sui contenuti di tale...
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Il “capo” risponde per lo stress

11/06/2009 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23923, conferma la decisione della Corte di appello di Genova e condanna un dirigente della Pretura di Imperia a risarcire i danni causati dal suo “atteggiamento quotidiano violento e aggressivo”, che aveva provocato ad una cancelliera degli stati ansiosi-depressivi. Dunque, secondo i giudici di merito se il capo, con atteggiamenti aggressivi, provoca al dipendente uno stato ansioso depressivo deve rispondere dei danni inferti.
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Vietato modificare domande in appello

08/06/2009 Con sentenza n. 12522 del 28 maggio scorso, la Cassazione ha spiegato come il lavoratore che abbia dedotto, nel ricorso introduttivo, la mancanza di giusta causa o di giustificato motivo del licenziamento intimatogli, non può successivamente far valere, nel corso del giudizio o in appello, la nullità del licenziamento per violazione della disciplina procedimentale di cui all'art. 7 della legge 300 del 1970.
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Grave violazione l’assenza ingiustificata

08/06/2009 Appare lampante la decisione presa dai giudici di ultime cure nella sentenza 12516/2009, dove si sostiene il principio che l’assenza ingiustificata del dipendente costituisce un mancato rispetto degli obblighi fondamentali connessi al rapporto di lavoro. Se, per di più, si protrae oltre il termine, legittimando il datore a recedere dal vincolo, non influisce la mancata comunicazione (pubblicizzazione) del licenziamento che il codice disciplinare vuole rispettata.
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Il capo ufficio non si “limita”

08/06/2009 Ha stabilito la Cassazione in pronuncia 11835/2009 che assegnare al lavoratore mansioni che solo sulla carta sono equivalenti alle precedenti è demansionamento. Non rileva che i nuovi compiti siano indicati come corrispondenti ai vecchi nel contratto collettivo. Ciò poiché l’equivalenza delle funzioni non è concetto che può essere “ampliato ed estremizzato al punto da consentire sostanzialmente lo svuotamento pressoché totale dell’attività lavorativa”.
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Il detenuto non è licenziabile

05/06/2009 La pronuncia di Cassazione 12721 del 2009, Sezione Lavoro, fissa il principio di diritto per cui il lavoratore detenuto che, uscito dall’istituto di detenzione in cui era entrato per cause non legate all’attività lavorativa, si vede licenziare per assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, non può perdere il posto, va anzi reintegrato. Se, tuttavia, il datore dimostra di aver dovuto sostituirlo assumendo altra persona, il licenziamento può avere giustificazione, ma è onere dell’imprenditore...
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Risarcimento, la giusta decorrenza

01/06/2009 La Cassazione, con la sentenza n. 11926 del 22 maggio scorso, precisa che, nell'ipotesi di trasformazione in unico rapporto a tempo indeterminato di più contratti senza soluzione di continuità, il lavoratore che finisce l'esecuzione delle prestazioni alla scadenza del termine previsto può ottenere il risarcimento del danno subito per l'impossibilità della prestazione derivante dall'ingiustificato rifiuto del datore di riceverla, qualora proceda a costituire quest'ultimo in mora ai sensi...
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Concorso di colpa nel risarcimento dell’imprudenza

01/06/2009 La Sezione lavoro della Cassazione ha chiarito, con sentenza 9698 del 23 aprile 2009, che deve essere riconosciuto il concorso di colpa al dipendente nel caso i giudici di merito rilevino l’imprudenza del lavoratore nell’evento dell’infortunio. Pertanto, il risarcimento del danno non andrà addebitato al solo datore di lavoro. Il principio risiede nell’articolo 20, comma 1, del Dlgs 81/08, che ha sostituito l’articolo 5, comma 1, dell’abrogato Dlgs 626/94, che dispone: “ogni lavoratore deve...
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Si può rifiutare il medico interno

01/06/2009 La sentenza n. 11935 del 22 maggio 2009, emessa dalla Cassazione in merito al licenziamento di un dipendente delle Ferrovie dello Stato, stabilisce che il rifiuto del lavoratore di sottoporsi al rientro dalla malattia regolarmente certificata al controllo del medico aziendale non giustifica la massima punizione del licenziamento. Con ciò è stata accolta la tesi del dipendente che contestava la legittimità costituzionale dell’articolo 24 della legge 210/1985, sull’”Istituzione dell’Ente Ferrovie...
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