Sanzioni tributarie e penali, ok al Testo unico
Pubblicato il 23 luglio 2024
In questo articolo:
- Testo unico sulle sanzioni tributarie, amministrative e penali: cosa comprende
- Sanzioni amministrative per violazioni fiscali: principi
- Sanzioni in materia di imposte dirette e Iva
- Ritardati od omessi versamenti
- Imposte indirette e tributi erariali minori
- Anagrafe tributaria e codice fiscale
- Reati fiscali
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Tra i tanti temi affrontati nel Consiglio dei ministri del 22 luglio 2024, è stato esaminato in via preliminare il decreto legislativo relativo al testo unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali.
Il consesso, sempre il 22 luglio 2024, ha approvato, in esame preliminare, anche:
- il testo unico dei tributi erariali minori;
- il testo unico della giustizia tributaria.
Occupiamoci del testo unico che racchiude le sanzioni tributarie, amministrative e penali. Si tratta del riordino voluto anch’esso nella legge delega di riforma della materia fiscale (Legge 9 agosto 2023, n. 111).
Come gli altri testo unici avrà effetto dal 1° gennaio 2026.
Testo unico sulle sanzioni tributarie, amministrative e penali: cosa comprende
Obiettivo del testo unico è, si legge nel comunicato stampa governativo di fine seduta del 22 luglio 2024:
- individuare le norme vigenti, organizzandole per settori omogenei, anche mediante l'aggiornamento dei testi unici di settore in vigore;
- effettuare un coordinamento formale e sostanziale delle norme vigenti, anche di recepimento e attuazione della normativa dell'Unione europea, apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica;
- abrogare espressamente le disposizioni incompatibili o non più attuali.
In esso troviamo:
- i principi generali e le disposizioni sanzionatorie contenuti nei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 471 e n. 472, in materia di imposte dirette, imposta sul valore aggiunto e riscossione;
- le leggi d’imposta in materia di registro, ipotecaria, catastale, successioni, donazioni, bollo, concessione governativa, assicurazioni private e contratti vitalizi, imposta sugli intrattenimenti, canone Rai;
- le disposizioni penali in materia tributaria e la disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto di cui al decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74.
L'obiettivo è quello di rendere più chiare e semplici le numerose regole, che fino ad ora erano sparse in un'ampia gamma di atti legislativi.
Il nuovo Testo Unico contiene 102 articoli ed è suddiviso in 8 Titoli.
Sanzioni amministrative per violazioni fiscali: principi
Il Titolo I si concentra sulle norme base relative alle sanzioni amministrative per violazioni fiscali, distribuite su 26 articoli. Riorganizza i concetti chiave e le strutture esistenti nelle sanzioni amministrative secondo il decreto legislativo n. 472/1997, oggetto di recenti modifiche.
Ecco alcuni punti salienti:
- proporzionalità delle sanzioni;
- non punibilità per casi particolari. E’ il caso dei contribuenti correggono volontariamente le loro violazioni fiscali in seguito alle indicazioni ufficiali dell’Autorità Finanziaria, tramite circolari o consulenze;
- recidiva e riduzione delle sanzioni. Le sanzioni possono essere raddoppiate per chi commette la stessa violazione entro tre anni da una sentenza definitiva, oppure possono essere ridotte se emerge una sproporzione tra la violazione commessa e la sanzione imposta;
- ravvedimento operoso. Si enfatizza la possibilità di cumulare sanzioni per più violazioni in una unica aumentata, applicando le regole del concorso di violazioni e della continuazione, anche per chi si ravvede volontariamente.
Sanzioni in materia di imposte dirette e Iva
Il Titolo II contiene le disposizioni sanzionatorie in materia di imposte sui redditi e imposta sul valore aggiunto e raccoglie le norme del Decreto Sanzioni (Dl n. 87/2024) riguardanti:
- in base al principio di proporzionalità, l’eliminazione delle precedenti norme che stabilivano sanzioni minime e massime;
- una generale riduzione dell'ammontare di ogni singola specifica sanzione, avvicinandosi ai criteri adottati a livello europeo.
Ritardati od omessi versamenti
Il Titolo III raccoglie le sanzioni per i casi di tardati od omessi versamenti diretti, indebite compensazioni in materia di crediti non spettanti o inesistenti.
Imposte indirette e tributi erariali minori
Il Titolo IV individua le disposizioni sanzionatorie applicabili in materia di imposta di registro, ipotecaria, catastale, successioni e donazioni, bollo e concessioni governative e il Titolo V riguarda le sanzioni in materia di tributi erariali minori.
Anagrafe tributaria e codice fiscale
Con riferimento al Titolo VI, vengono trattate le sanzioni applicabili in caso di violazioni di disposizioni in materia di anagrafe tributaria e codice fiscali
Reati fiscali
Un occhio particolare va dato al Titolo VII che rivede le disposizioni sui reati fiscali, introducendo modifiche significative sottolineate di seguito:
- interazione tra processi penali e tributari. Si permette di utilizzare come prova nei procedimenti penali le sentenze definitive dei processi tributari e gli atti conclusivi di accertamento delle imposte. Questi documenti, se relativi ai fatti già esaminati in ambito penale, possono ora essere impiegati per attestare le violazioni accertate;
- per il reato di indebita compensazione di crediti, si chiariscono i criteri precisi per le categorie di crediti non spettanti (utilizzati contrariamente alle modalità prescritte o in eccesso rispetto ai limiti definiti, includendo i crediti basati su requisiti che non soddisfano le condizioni per l'attribuzione o utilizzati senza rispettare le procedure amministrative obbligatorie) e crediti inesistenti (quelli per i quali mancano i requisiti oggettivi o soggettivi indicati nella disciplina normativa di riferimento).
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