Strasburgo sui contagi da trasfusione: indennità integrativa speciale da integrare con la rivalutazione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 04 settembre 2013
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La Corte europea dei diritti dell'uomo, con sentenza depositata il 3 settembre 2013 relativamente alla causa M.C. e altri contro Italia, n. 5376/11, ha accolto il ricorso presentato da 162 cittadini italiani contagiati, a seguito di trasfusioni di sangue infetto, da Hiv o epatite B e C, e volto al riconoscimento delle somme relative alla rivalutazione Istat calcolata sull'indennità integrativa speciale, prevista dalla Legge n. 201/1992.
In particolare, la Legge del 1992 aveva concesso a questi soggetti una indennità fissa ed un'indennità complementare (Indennità integrativa speciale). Dopo che una sentenza della Corte di cassazione aveva stimato che le due indennità dovessero essere sottoposte ad una rivalutazione sulla base del tasso annuale d'inflazione, era intervenuto un orientamento di giurisprudenza nel 2009 secondo il quale solo la prima indennità doveva beneficiare di tale regime.
Con un Decreto legge d'urgenza, il n. 78/2010, il Governo italiano era intervenuto sulla questione indicando che l'articolo 2 della Legge 210/1992 doveva essere interpretato nel senso dell'impossibilità di rivalutare l'importo corrispondente all'indennità complementare sulla base del tasso di inflazione.
La Corte costituzionale, con una sentenza del 2011, aveva quindi dichiarato l'incostituzionalità di questo Decreto legge precisando che l'integrità complementare dovesse essere rivalutata annualmente con riferimento ad alcune categorie di vittime. Nella decisione, la stessa Consulta aveva stimato che le disposizioni censurate fossero contrarie al principio di uguaglianza in quanto prevedevano un trattamento discriminatorio due categorie di persone, affette dalla sindrome di Talamoide e affette da epatite post-trasfusionali.
I ricorrenti appartenevano alla categoria di vittime che non aveva potuto beneficiare di questa rivalutazione; gli stessi avevano quindi invocato l'articolo relativo al diritto ad un equo processo ed una violazione del diritto alla vita.
Le loro doglianze sono state accolte dalla Corte di Strasburgo che ha imposto al nostro Paese di integrare l'indennità integrativa speciale riconosciuta a questi soggetti con la relativa rivalutazione annuale.
In proposito, è stato sancito che lo Stato dovrà fissare, entro sei mesi dalla data in cui la sentenza sarà definitiva, un termine obbligatorio entro il quale pagare le rivalutazioni a chi beneficia della legge 210/1992 anche se non è stata avviata una procedura per far valere il diritto.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 15 - Indennità da rivalutare ai contagiati da trasfusioni - Maciocchi
- ItaliaOggi, p. 26 – Trasfusioni, Italia paghi - D'Alessio
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