Sospensione Inps agosto 2025: come e quando si applica

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Con l’arrivo del mese di agosto, l’Inps, come ogni anno, ha comunicato ufficialmente con il messaggio n. 2359 del 25 luglio 2025 la sospensione di alcune attività amministrative e di riscossione nel periodo compreso tra il 1° e il 31 agosto 2025.

Si tratta di una misura che mira a semplificare gli adempimenti a carico dei soggetti obbligati durante il periodo estivo, consentendo loro di gestire le attività con maggiore serenità e senza il rischio di ricevere atti esecutivi o comunicazioni a carattere ispettivo in un momento in cui molte attività rallentano o osservano la chiusura estiva.

Tale iniziativa si colloca nell’ambito delle politiche di semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti amministrativi, sempre più necessarie per rendere efficiente la macchina pubblica e allo stesso tempo garantire una maggiore sostenibilità per i contribuenti, specialmente nei mesi tradizionalmente dedicati alle ferie.

La scelta di concentrare questa sospensione nel mese di agosto trova giustificazione anche nella necessità di evitare interruzioni o ritardi nella lavorazione delle pratiche a causa della ridotta operatività degli studi professionali e degli uffici.

Periodo di sospensione: dal 1° al 31 agosto 2025

La sospensione delle attività Inps sarà attiva dal 1° al 31 agosto 2025, come specificato nel messaggio n. 2359 del 25 luglio 2025 dell’Istituto.

Durante questo periodo, dunque, l’Inps non procederà alla notifica di alcun atto amministrativo e di riscossione, tra cui le note di rettifica, le diffide di adempimento, gli avvisi di addebito (AVA) e gli atti di accertamento delle violazioni contributive.

La sospensione riguarda anche le attività connesse alla verifica della regolarità contributiva attraverso il sistema DPA (Dichiarazione preventiva di agevolazione).

Il riferimento normativo che legittima l’intervento si trova nell’articolo 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che disciplina gli strumenti di controllo e verifica della regolarità contributiva, e più in generale nelle misure di semplificazione che l’Inps adotta su base annuale.

Il fine principale dell'iniziativa è duplice:

  • da un lato, evitare che contribuenti e consulenti siano gravati da notifiche e scadenze nel mese di agosto, periodo critico per l’operatività;
  • dall’altro, garantire comunque la tutela del credito dell’Istituto, mediante apposite eccezioni alla sospensione, che verranno applicate nei casi di prescrizione imminente o per particolari tipologie di contribuzione.

NOTA BENE: la sospensione non riguarda tutti i procedimenti in modo indiscriminato, in quanto alcune categorie di atti continueranno a essere notificati, come quelli relativi alla Gestione dei dipendenti pubblici, e in tutti i casi in cui la notifica risulti comunque essenziale per evitare un pregiudizio ai crediti dell’Inps. In questi casi, sarà cura delle strutture territoriali valutare l’opportunità di procedere alla notifica, anche durante il periodo di sospensione, per non compromettere la validità e l’efficacia degli atti stessi.

Sospensione delle note di rettifica

Durante il periodo dal 1° al 31 agosto 2025, l’Inps non notificherà le note di rettifica, ovvero gli atti con i quali l’Istituto comunica al contribuente differenze riscontrate tra quanto dichiarato e quanto effettivamente dovuto in relazione ai versamenti contributivi.

La sospensione si applica a tutti i soggetti, indipendentemente dal tipo di gestione o categoria di contribuzione.

Per i contribuenti, la mancata ricezione delle note di rettifica in questo periodo comporta una minore pressione amministrativa e concede tempo utile per l’analisi delle proprie posizioni, tuttavia, è importante sottolineare che la sospensione è solo temporanea: alla fine del mese, la notifica potrà essere ripresa regolarmente.

Le aziende e i consulenti del lavoro sono invitati dunque ad utilizzare il periodo di sospensione per verificare proattivamente la correttezza dei dati trasmessi nei flussi Uniemens e predisporre eventuali correzioni prima della ripresa delle notifiche.

Sospensione delle verifiche di regolarità contributiva (DPA)

La sospensione si estende anche alle verifiche della regolarità contributiva effettuate tramite il sistema DPA (Dichiarazione Preventiva di Agevolazione), utilizzato per accertare la regolarità contributiva ai fini della concessione di benefici normativi e contributivi.

Nel mese di agosto 2025, anche tali verifiche verranno temporaneamente interrotte garantendo così che le agevolazioni già richieste non vengano bloccate per eventuali irregolarità accertate in quel periodo.

Per le imprese che fruiscono di incentivi legati alla regolarità contributiva, questa sospensione rappresenta un’opportunità per mantenere l’accesso ai benefici, ma al contempo non esime dall’obbligo di regolarizzare eventuali anomalie entro i termini ordinari.

Sospensione delle diffide di adempimento

L’Inps sospenderà anche la notifica delle diffide di adempimento, ovvero gli atti con cui l’Istituto intima formalmente al contribuente di regolarizzare la propria posizione entro un determinato termine, pena il passaggio a una fase esecutiva.

Tuttavia, esistono importanti eccezioni: la sospensione non si applica nei casi in cui stia per maturare la prescrizione del credito previdenziale. In tali circostanze, per evitare che l’Inps perda la possibilità di riscuotere il credito, le strutture territoriali potranno comunque procedere alla notifica anche durante il mese di agosto.

Per questo motivo, i contribuenti dovranno prestare attenzione: sebbene la maggior parte delle diffide sia sospesa, alcune notifiche potranno comunque avvenire per ragioni di tutela legale del credito.

Sospensione dei verbali ispettivi e atti di vigilanza documentale

Rientrano nella sospensione anche i verbali ispettivi redatti a seguito di controlli in azienda o presso il domicilio fiscale del contribuente, nonché gli atti di recupero derivanti dalla vigilanza documentale, ossia quei controlli effettuati sulla base dei documenti inviati da remoto o presenti nei sistemi Inps.

La sospensione si applica a tutti i destinatari, senza distinzioni di categoria o tipo di contribuzione. In questo modo, viene temporaneamente interrotta l’attività sanzionatoria e accertativa derivante dai controlli effettuati prima del mese di agosto.

Sospensione degli avvisi di addebito (AVA)

Gli avvisi di addebito (AVA), previsti dall’articolo 30 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, saranno sospesi fino al 31 agosto 2025. Questi avvisi rappresentano il titolo esecutivo con cui l’Inps attiva la riscossione tramite l’agente della riscossione (agenzia delle entrate - riscossione).

Peraltro, durante la sospensione, i contribuenti potranno comunque avviare spontaneamente procedure di regolarizzazione anche su richiesta, attraverso le strutture territoriali Inps. In tali casi, sarà possibile procedere al trasferimento dei crediti all’agente della riscossione su base volontaria.

NOTA BENE: la sospensione non preclude la possibilità per l’Istituto di intervenire con atti interruttivi della prescrizione, nei casi in cui il termine quinquennale di prescrizione stia per scadere.

Sospensione di atti di accertamento e ordinanze/ingiunzione

Fino al 31 agosto 2025 saranno sospese anche le notifiche degli atti di accertamento relativi alle violazioni contributive, come previsto dall’articolo 2, comma 1-bis del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463.

La sospensione include anche le ordinanze/ingiunzione relative a violazioni amministrative già accertate ma, anche in questo caso, la sospensione è subordinata alla verifica dei termini di prescrizione: qualora questi risultino imminenti, le strutture territoriali potranno decidere di procedere comunque alla notifica per evitare la decadenza del diritto alla riscossione.

La valutazione sarà affidata alla competenza delle strutture Inps locali, le quali dovranno effettuare un’istruttoria attenta per decidere caso per caso.

Eccezioni: quando la notifica degli atti può comunque avvenire

La sospensione prevista dall’Inps per il periodo dal 1° al 31 agosto 2025 non si applica, come accennato, in modo assoluto a tutti gli atti e a tutte le categorie di contribuenti.

Esistono infatti precise eccezioni che consentono all’Istituto di proseguire l’attività di notifica anche durante il mese di agosto, in presenza di determinati presupposti.

Contributi relativi alla Gestione dipendenti pubblici

La sospensione non si applica agli atti relativi alla contribuzione dovuta alla Gestione dipendenti pubblici.

In altre parole, le pubbliche amministrazioni e gli enti iscritti alla relativa gestione previdenziale potranno ricevere regolarmente note di rettifica, diffide, avvisi e atti di accertamento anche nel periodo compreso tra il 1° e il 31 agosto 2025.

L’esclusione di questa categoria dalla sospensione è giustificata da esigenze organizzative e di tutela del credito pubblico specifiche del comparto, per il quale l’operatività amministrativa è spesso garantita anche nei mesi estivi.

Atti urgenti per evitare pregiudizi ai crediti dell’Inps

Una seconda eccezione riguarda i casi in cui la mancata notifica dell’atto possa determinare un pregiudizio concreto alla riscossione del credito dell’Inps.

In questi casi, l’Istituto si riserva la possibilità di procedere comunque alla notifica degli atti, anche durante il periodo ufficialmente sospeso.

Questo significa che, ad esempio, se un credito è prossimo alla prescrizione legale oppure se un atto è necessario per avviare tempestivamente una procedura esecutiva, l’Inps potrà derogare alla sospensione e tutelare i propri interessi notificando regolarmente l’atto.

Termini di prescrizione e atti interruttivi: cosa succede durante la sospensione Inps

Uno degli aspetti più rilevanti legati alla sospensione Inps di agosto 2025 riguarda la gestione dei termini di prescrizione.

Nel corso della sospensione, l’Inps dovrà fare particolare attenzione a non far decadere i propri diritti per il semplice fatto di non aver notificato gli atti entro i termini previsti dalla legge. Per questa ragione, il provvedimento specifica chiaramente che, qualora si stia per maturare la prescrizione, le Strutture territoriali potranno:

  • procedere con la notifica degli atti anche nel mese di agosto, se necessario;
  • oppure emettere e notificare atti interruttivi della prescrizione in via amministrativa.

Trasferimento dei crediti all’agente della riscossione: operazioni consentite anche in agosto

Un altro punto chiave previsto nel provvedimento riguarda la possibilità di trasferire i crediti Inps all’agente della riscossione anche durante il mese di sospensione.

Nonostante, infatti, l’emissione degli avvisi di addebito (AVA) sia ufficialmente sospesa fino al 31 agosto 2025, l’Inps riconosce ai contribuenti la facoltà di avviare volontariamente procedure di regolarizzazione: in questi casi, su richiesta del contribuente o a seguito di accordi con gli uffici territoriali, l’Inps può procedere comunque al trasferimento del credito all’agente della riscossione.

Il trasferimento ha valore solo ai fini della rateizzazione o del pagamento spontaneo, senza che ciò implichi un atto esecutivo forzato. Si tratta quindi di un’opportunità per chi desidera regolarizzare la propria posizione in modo agevolato, sfruttando la finestra di sospensione come margine operativo.

Date per le strutture territoriali Inps

Per garantire un flusso ordinato e programmato nella gestione delle operazioni di trasferimento dei crediti, l’Inps ha indicato due finestre temporali specifiche in cui le proprie strutture territoriali potranno effettuare l’operazione di "infasamento" verso l’agente della riscossione:

  • 7 e 8 agosto 2025, per garantire la consegna del credito il 10 agosto 2025;
  • 21 e 22 agosto 2025, per garantire la consegna il 25 agosto 2025.

L’“infasamento” è una procedura tecnica con cui l’Inps inserisce formalmente i dati dei crediti nei sistemi dell’agente della riscossione, passaggio indispensabile affinché il credito possa essere gestito in fase esattiva, o comunque reso visibile per una definizione agevolata.

Anche in questo caso, è lasciata ampia discrezionalità alle strutture territoriali, che potranno valutare l’opportunità di procedere su richiesta del contribuente, oppure in situazioni in cui la regolarizzazione è già in corso.

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