Senza un’adeguata motivazione il provvedimento che dispone la misura cautelare è nullo

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Secondo i giudici di Cassazione – sentenza n. 22327 dell’8 giugno 2012 – è da ritenere nullo il provvedimento con cui il Gip, nell’autorizzare la misura cautelare della custodia in carcere di due imputati accusati di traffico di stupefacenti, aveva utilizzato gli stessi passaggi e le stesse clausole di stile a cui aveva fatto ricorso in un altro atto di un diverso procedimento.

La Suprema corte, in particolare, ha sottolineato come, per evitare che il provvedimento venga sanzionato con la nullità, è necessario che lo stesso sia fornito di almeno una motivazione, che sia riconoscibile, cioè, “un adeguato percorso argomentativo che permetta di rilevare che quel giudice ha compiuto un effettivo vaglio degli elementi di fatto allegati, spiegando quale valenza dimostrativa essi posseggano”.
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