Sanatoria credito d’imposta R&S, restano le incertezze

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Sanatoria credito d’imposta R&S, restano le incertezze

Scade il prossimo 30 settembre, salvo proroghe dell’ultim’ora, il termine per presentare la richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito d’imposta R&S. In particolare, i soggetti che - alla data del 22 ottobre 2021 - hanno indebitamente utilizzato in compensazione il beneficio ex articolo 3 del D.L.n.145/2013 relativo al quinquennio 2015-2019, possono regolarizzare la propria posizione, senza il pagamento di sanzioni e interessi, accedendo alla procedura di riversamento spontaneo. Detta procedura non può essere utilizzata per il riversamento dei crediti il cui indebito utilizzo in compensazione sia già stato accertato con un atto di recupero crediti o con altri provvedimenti impositivi, divenuti definitivi al 22 ottobre 2021.

La sanatoria è, comunque, preclusa laddove il credito d’imposta indebitamente utilizzato sia il risultato di condotte fraudolente, fattispecie simulate, false rappresentazioni della realtà basate sull’utilizzo di documenti falsi o fatture che documentano operazioni inesistenti, mancanza di documentazione idonea a dimostrare il sostenimento delle spese ammissibili al credito d’imposta. Così, per chi intende seguire la strada della sanatoria, le linee operative sono state tracciate dalla norma e dal provvedimento n.188987/E del 1° giugno 2022. Tuttavia, restano ancora troppe le incertezze operative sebbene alcuni orientamenti della giurisprudenza abbiano già indicato la via da seguire. Si segnala che l’Agenzia delle Entrate sta inviando numerose lettere di compliance con cui si invitano i soggetti che hanno fruito del beneficio a “riversare” il credito d'imposta ritenendo lo stesso non spettante a seguito del controllo di alcuni indicatori formali. Per detti contribuenti restano ancora pochi giorni per scegliere la strada da percorrere. A tal fine occorre tener conto anche del cambio di rotta, nell’ambito della risoluzione n. 41/E/2022, circa i criteri di ammissibilità al credito d'imposta per le imprese del comparto della moda, pelletteria, della gioielleria e dell'occhialeria. Per tali settori devono ritenersi escluse dal credito d'imposta le attività concernenti il lancio di nuovi prodotti, o le modifiche ai prodotti e procedimenti esistenti, non finalizzate alla risoluzione di un ostacolo di carattere scientifico e/o tecnologico non risolvibile sulla base delle conoscenze e capacità già disponibili.

Sul piano operativo, ai fini del riversamento spontaneo del credito d’imposta R&S indebitamente utilizzato occorre procedere all’invio - entro il prossimo 30 settembre - di una apposita istanza. La procedura della sanatoria, lo si ricorda, si perfeziona con il versamento integrale dell’importo del credito indebitamente utilizzato, da eseguire entro il 16 dicembre 2022. In caso di opzione per la “rateazione”, è previsto il versamento di tre rate di pari importo con scadenza al 16 dicembre 2022, 16 dicembre 2023 e 16 dicembre 2024.

Il mancato pagamento di una delle rate previste entro la scadenza prevista ((incluso il pagamento della prima rata e non versamento delle rate successive) comporta il mancato perfezionamento della procedura e l’iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti nonché l’applicazione di sanzioni e interessi. Resta fermo che il riversamento degli importi dovuti è effettuato senza avvalersi della compensazione. Inoltre, in esito al perfezionamento della procedura è esclusa la punibilità per il delitto di indebita compensazione, di cui all’articolo 10-quater del DLgs.n. 74/2000, che condanna chi non versa le somme dovute impiegando crediti d’imposta non spettanti o inesistenti per un importo annuo superiore a 50 mila euro.

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