Rapporto pari opportunità: proroga del termine
Pubblicato il 28 settembre 2022
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Il Ministero del Lavoro ha parzialmente accolto le richieste del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro relativamente alla richiesta di proroga del termine per la trasmissione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile impiegato presso le aziende pubbliche e private che occupano più di cinquanta dipendenti.
In particolare, la Presidente Marina Calderone aveva evidenziato le difficoltà operative segnalate dai Consulenti del Lavoro nell’accesso al servizio telematico sul portale “Servizi Lavoro” e aveva chiesto il differimento dei termini almeno al 31 ottobre 2022 (il termine per l’anno 2022 è fissato al 30 settembre).
La Presidente sottolineava che la proroga era necessaria per evitare «di penalizzare i professionisti su cui grava l’onere di ottemperare in presenza di oggettive inefficienze tecniche dell’applicativo».
Il CNO, ha sollecitato, inoltre, la necessità di ripristinare il servizio di comunicazione emergenziale per i lavoratori in smart-working attraverso il file excel, in seguito alla proroga disposta fino al 31 dicembre 2022 dal Decreto Aiuti Bis.
Alla luce di quanto esposto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha prorogato:
- alla data del 14 ottobre 2022 il termine entro cui presentare il rapporto biennale;
- alla data del 31 dicembre 2022 la procedura emergenziale semplificata di comunicazione telematica dello smart working per i lavoratori del settore privato.
Si rammenta che le aziende dovranno redigere il rapporto biennale indicando:
- il numero di lavoratori impiegati di sesso femminile e maschile;
- il numero di lavoratori assunti nel corso dell’anno distinti per sesso;
- le differenze retributive e lo specifico inquadramento dei lavoratori;
- il numero di ore lavorative, le promozioni, il numero di lavoratori collocati in CIG ed il numero di assunzioni o cessazioni intervenute.
- le informazioni concernenti i programmi ed i processi di reclutamento, le procedure di qualificazione professionale e formazione manageriale, gli strumenti messi in atto per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
- i criteri adottati per le progressioni di carriera.
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