Operazione di scissione e contestuale fusione con intento elusivo
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 22 dicembre 2014
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I giudici della Commissione tributaria provinciale di Mantova, con la sentenza n. 350/01/2014 del 3 dicembre 2014, hanno confermato un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione finanziaria aveva contestato l'elusività di un'operazione di fusione per incorporazione con contestuale scissione non proporzionale.
La Commissione, in particolare, ha ritenuto come del tutto evidente l'intento elusivo dell'intera operazione sottolineando, in primo luogo, come la medesima, a differenza di quanto dichiarato dal contribuente, non fosse finalizzata a sanare gli insanabili dissidi insorti dai soci né a creare un nuovo assetto produttivo e commerciale.
Queste circostanze, difatti, non erano state affatto provate mentre, per contro, era stato dimostrato che le attività, dopo l'operazione di fusione e scissione, erano proseguite negli stessi locali e allo stesso modo con l'unica sostanziale modificazione del cambio di proprietà degli immobili.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 24 - Fusione e scissione nel mirino del fisco - Deotto
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