Legge di bilancio 2025: stop al processo senza contributo unificato

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Legge di bilancio 2025: stop al processo senza contributo unificato

Estinzione del processo in caso di mancato od omesso pagamento del contributo unificato, contributo di 600 euro per le controversie sull'accertamento della cittadinanza italiana e, nel penale, diritto di copia non dovuto quando la copia viene prelevata direttamente dal fascicolo informatico da parte dei soggetti autorizzati.

Tra le misure del Disegno di legge di bilancio 2025 - firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e attualmente  rimesso all'esame del Parlamento - spuntano anche alcune disposizioni in tema di revisione della spesa in materia di giustizia.

LdB 2025: revisione spese in materia di giustizia

L'intervento, in primo luogo, riguarda il processo civile e si sostanzia nell'inserimento di un nuovo articolo dopo l’articolo 307 del Codice di procedura civile.

Processo estinto senza contributo unificato (CU)

Il nuovo art. 307-bis c.p.c. prevede che il processo può essere dichiarato estinto nel caso in cui si verifichi l'omesso o il pagamento parziale del contributo unificato.

Durante la prima udienza, il giudice ha il compito di verificare se la parte interessata ha effettuato il pagamento totale del contributo. Nel caso in cui rilevi una mancanza o un pagamento incompleto, il giudice assegna un termine di trenta giorni per permettere alla parte inadempiente di regolarizzare la sua posizione. Successivamente, l'udienza viene rinviata a una data prossima per consentire alla parte di effettuare il versamento dovuto. Se, alla data della nuova udienza, la parte non ha provveduto al pagamento nei termini stabilità, il giudice procede con la dichiarazione di estinzione del giudizio.

Viene disposto, inoltre, che il mancato o parziale pagamento del contributo unificato relativo alla proposizione di domande riconvenzionali, alla chiamata in causa di terzi, agli interventi volontari che coinvolgono tutte le parti o alle impugnazioni incidentali, porta il giudice a dichiarare l'improcedibilità delle istanze o azioni che non sono state supportate dal pagamento richiesto.

Queste disposizioni non trovano applicazione in alcuni procedimenti specifici, come quelli cautelari e possessori. Viceversa, sono valide per le controversie che seguono il rito del lavoro e nei processi di esecuzione.

Avvocati contrari alla misura

La proposta ha suscitato immediate reazioni nell'Avvocatura.

L'Organismo Congressuale Forense (OCF), in particolare, ha espresso forti preoccupazioni, evidenziando come la misura costituisce una violazione dei principi costituzionali poiché subordina la tutela dei diritti, garantiti dalla Costituzione, al pagamento di oneri economici.

Per contrastare l'approvazione di questa norma, l'OCF ha dichiarato di voler intraprendere tutte le iniziative necessarie affinché il legislatore non attribuisca ai giudici responsabilità fiscali che potrebbero compromettere l'imparzialità e l'indipendenza del loro ruolo.

Critiche giungono anche dal Movimento Forense, secondo cui la giustizia non deve essere riservata solo ai più ricchi, poiché l'accesso ad essa è un diritto costituzionale garantito dall'art. 24 e non può essere subordinato a un obbligo fiscale.

L'Associazione Nazionale Forense, inoltre, ricorda un tentativo simile nel 2022, poi ritirato per incostituzionalità, e critica l'idea di penalizzare chi cerca giustizia per motivi economici.

L'AIGA, dal canto suo, avverte che questa misura potrebbe gravare ulteriormente sugli avvocati, obbligandoli a anticipare il contributo unificato per evitare l'estinzione dei processi.

Dura, infine, anche l'Unione Nazionale delle Camere Civili (UNCC), secondo la quale la nuova previsione sarebbe "inaccettabile".

Contributo unificato di 600 euro per accertare la cittadinanza

Altra novità riguarda il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (DPR n. 115/2002) e, in particolare, l’articolo 13 in tema di importo del contributo unificato.

La modifica consiste nell'aggiunta di un nuovo comma, il 1-sexies , che disciplina il contributo unificato dovuto nelle controversie relative all'accertamento della cittadinanza italiana.

Secondo tale disposizione, il contributo unificato per queste controversie è fissato in 600 euro.

Detto contributo è dovuto da ciascuna parte ricorrente, anche quando la domanda viene presentata congiuntamente da più persone all'interno dello stesso procedimento giudiziario.

Copie di atti e documenti dei procedimenti penali verso la gratuità

Sempre in tema di spese di giustizia, viene modificato l'art. 269 del DPR 115/2002, in tema di diritto di copia su supporto diverso da quello cartaceo.

Si prevede, in particolare, che non è richiesto il pagamento del diritto di copia senza certificazione di conformità quando la copia viene scaricata direttamente dal fascicolo informatico da parte dei soggetti autorizzati all'accesso.

È introdotto, a seguire, il nuovo art. 269-bis, che regola il diritto per la trasmissione telematica di duplicati e copie informatiche nel procedimento penale. Tale norma offre un diritto forfettario di € 25,00 per la trasmissione su supporti fisici (come chiavette USB, CD, DVD) e di € 8,00 per la trasmissione telematica (tramite e-mail, PEC o portali online).

Camere penali a favore delle misure

Queste particolari misure sono state accolte con favore dagli avvocati dell'Unione delle camere penali italiane (UCPI), secondo la quale l'intervento rappresenta un passo significativo, seppur ancora preliminare, verso la prospettata gratuità delle copie di atti e documenti nei procedimenti penali.

L'UCPI ha quindi reso noto che monitorerà l'iter parlamentare di approvazione per apportare ulteriori miglioramenti alla norma, in particolare riguardo alla trasmissione di atti e documenti di poche pagine.

Altre misure in materia di giustizia

Ulteriori novità, per finire, si sostanziano nella previsione di non assoggettabilità ad esecuzione forzata dei fondi destinati al pagamento di tasse e tributi e nell'introduzione di misure urgenti per lo smaltimento dell’arretrato dei ricorsi in tema di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo (Legge Pinto).

Tabella di sintesi delle principali novità

Ambito Novità Descrizione
Processo Civile Estinzione del processo per mancato pagamento del contributo unificato Il processo viene estinto se il contributo unificato non viene pagato o viene pagato solo parzialmente.
Accertamento Cittadinanza Contributo unificato di 600€ Nei procedimenti per l'accertamento della cittadinanza italiana è previsto un contributo unificato di 600€ per parte ricorrente.
Procedimenti Penali Esenzione dal diritto di copia senza certificazione di conformità Nessun costo per le copie digitali estratte direttamente dal fascicolo informatico da parte dei soggetti abilitati.
Diritto di Trasmissione nel penale Forfettizzazione del costo di trasmissione di copie e duplicati 25€ per copie su supporti fisici (USB, CD, DVD) e 8€ per trasmissione telematica (email, PEC, portali).
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