Le recenti regole dell’attività di controllo del Fisco
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 21 aprile 2010
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La novità più evidente nei piani dell’agenzia delle Entrate per l’attività di controllo dei verificatori, alla luce delle recenti circolari 19/E/2010 e 20/E/2010, è mirare verso quei soggetti che si dichiarano congrui rispetto agli studi di settore. Stimati in 10mila, questi soggetti saranno sottoposti ad accessi brevi per la verifica della veridicità dei dati dichiarati al fine di scoprire le situazioni di congruità manipolata (finti congrui).
Rimane alta l’attenzione verso chi si dichiara non congruo, in particolare verso coloro per i quali si registrano incongruenze dei ricavi o compensi ammessi o anomalie reiterate nel tempo.
La circolare 20/E/2010, inoltre, implementa quanto contenuto nella pregressa circolare 13/E/2010 circa le iniziative operative con riguardo:
- alle attività di controllo fiscale destinate, in modo specifico, alle diverse macrotipologie di contribuenti e che quindi integrano nel loro complesso la peculiare strategia da adottare per ridurre i rischi di evasione/elusione che caratterizzano ciascuna delle dette macro-tipologie (Attività specifiche);
- alle attività che per loro natura non possono specificamente riferirsi alle suddette macrotipologie di contribuenti, ma le riguardano tutte “trasversalmente”, in modo più o meno marcato (Attività trasversali).
La circolare 19/E/2010, invece, ha lo scopo di sottolineare ai verificatori l’importanza di considerare il contraddittorio con tutti i vincoli del caso stimando per tempo l’eventuale infruttuosa lite allo scopo di abbandonare il percorso giudiziario intrapreso.
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