Contributi minimi Inpgi: importi e modalità di pagamento
Pubblicato il 19 maggio 2025
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Con la pubblicazione della circolare n. 4 del 16 maggio 2025, l’Inpgi ha ufficializzato i termini, gli importi e le modalità di versamento dei contributi minimi obbligatori per l’anno 2025.
L’obbligo contributivo riguarda tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata Inpgi che abbiano svolto o stiano svolgendo attività giornalistica in forma autonoma nel corso dell’anno 2025.
Il contributo minimo costituisce una componente essenziale per garantire la copertura previdenziale annuale e, come ogni anno, deve essere versato secondo i criteri stabiliti dal regolamento istituzionale e aggiornati, per l’anno in corso, con delibera del Consiglio di amministrazione del 30 gennaio 2025.
La scadenza per il versamento è fissata al 31 luglio 2025 ma è prevista anche la possibilità di frazionare l’importo in tre rate mensili, da maggio a luglio, mantenendo comunque la stessa scadenza finale.
La circolare fornisce inoltre chiarimenti in merito ai soggetti esonerati dal pagamento e alle modalità per comunicare la propria posizione all’Istituto.
Vediamo nel dettaglio.
Chi deve versare il contributo minimo
I versamento del contributo minimo è obbligatorio per tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata dell’Istituto che:
- abbiano svolto attività giornalistica in forma autonoma;
- oppure abbiano in corso tale attività nel periodo d’imposta 2025.
Per “attività autonoma” si intende qualsiasi forma di esercizio della professione giornalistica che non rientri in un rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, come nel caso di collaborazioni coordinate e continuative.
In altre parole, il contributo minimo è dovuto da chi esercita libera professione giornalistica (anche senza partita Iva), sia in forma abituale che occasionale, purché tale attività comporti l’obbligo di iscrizione all’Inpgi ai fini previdenziali.
L’obbligo contributivo è individuale, cioè ricade direttamente sul giornalista iscritto, che deve provvedere in autonomia al versamento tramite Modello F24/Accise o, in alternativa, mediante bonifico bancario.
L’Inpgi non consente, infatti, che il pagamento venga effettuato da soggetti terzi (committenti, familiari o altri).
Inoltre, l’importo del contributo minimo è calcolato in via provvisoria, in attesa della definitiva approvazione da parte dei Ministeri vigilanti, ma resta comunque dovuto nei termini previsti, salvo conguaglio successivo.
Esclusioni ed esoneri
La circolare specifica quali soggetti non sono tenuti al versamento del contributo minimo, distinguendo tra collaboratori parasubordinati, professionisti temporaneamente inattivi e giornalisti cessati.
Collaboratori coordinati e continuativi
I giornalisti che nel 2025 esercitano la propria attività esclusivamente nell’ambito di contratti di collaborazione coordinata e continuativa non sono tenuti al versamento del contributo minimo: in questi casi, infatti, la normativa vigente attribuisce l’obbligo contributivo al committente che provvede direttamente al versamento della quota dovuta all’Inpgi in qualità di sostituto.
È però essenziale che tali soggetti comunichino formalmente all’Istituto la propria situazione lavorativa, utilizzando il modulo di dichiarazione di attività messo a disposizione dall’Istituto.
La mancata trasmissione di tale dichiarazione può comportare infatti l’erronea attribuzione dell’obbligo contributivo al giornalista stesso, con conseguente emissione di avvisi bonari o sanzioni per omesso pagamento.
Giornalisti che non svolgono attività autonoma durante l’anno
Anche i giornalisti che nel corso del 2025 non esercitano alcuna attività professionale in forma autonoma, né occasionalmente, né abitualmente, possono essere esonerati dal pagamento del contributo minimo. Tuttavia, l’esonero non è automatico: è necessario anche in questo caso presentare una comunicazione formale all’Inpgi mediante il modulo di cessazione attività.
Tale comunicazione è obbligatoria per evitare l’addebito automatico del contributo minimo, che in assenza di riscontro da parte dell’Istituto verrebbe comunque richiesto sulla base dell’iscrizione attiva alla Gestione separata.
NOTA BENE: anche in assenza di attività professionale, il giornalista ha facoltà di versare il contributo minimo su base volontaria al fine di mantenere la copertura previdenziale per l’anno di riferimento. Questa opzione può risultare strategica per chi prevede, ad esempio, di riprendere l’attività negli anni successivi e desidera evitare interruzioni nella continuità contributiva.
Importi
Gli importi dei contributi minimi obbligatori dovuti dai giornalisti iscritti alla Gestione separata dell’Inpgi sono stati determinati dal Consiglio di amministrazione con delibera del 30 gennaio 2025 e sono applicati in via provvisoria, in attesa dell’approvazione definitiva da parte dei ministeri vigilanti.
Contributo ordinario
Il contributo minimo ordinario si basa su un reddito minimo di riferimento pari a 2.508,75 euro: tale importo è utilizzato come base imponibile per il calcolo delle seguenti tre componenti del contributo previdenziale dovuto.
- Contributo soggettivo (pari al 12% del reddito minimo): € 301,05;
- Contributo integrativo (pari al 4% del reddito minimo): € 100,35;
- Contributo per maternità (importo fisso): € 25,00.
La somma delle tre componenti dà origine al totale contributo minimo ordinario, pari a 426,40 euro.
Componente |
Importo |
---|---|
Reddito minimo di riferimento |
€ 2.508,75 |
Contributo soggettivo (12%) |
€ 301,05 |
Contributo integrativo (4%) |
€ 100,35 |
Contributo maternità |
€ 25,00 |
Totale contributo ordinario |
€ 426,40 |
Giornalisti con meno di cinque anni di anzianità
I giornalisti con una anzianità di iscrizione all’Ordine inferiore o uguale a cinque anni alla data del 31 luglio 2025 hanno diritto a una riduzione del 50% dell’importo del contributo minimo.
Per beneficiare di tale agevolazione, l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti (in qualunque elenco: professionisti, pubblicisti o registro dei praticanti) deve avere decorrenza successiva al 31 luglio 2020: in tal caso, il reddito minimo di riferimento è dimezzato e anche i contributi soggettivo e integrativo vengono calcolati sulla base di tale importo ridotto.
Componente |
Importo ridotto |
---|---|
Reddito minimo di riferimento |
€ 1.254,38 |
Contributo soggettivo (12%) |
€ 150,53 |
Contributo integrativo (4%) |
€ 50,18 |
Contributo maternità |
€ 25,00 |
Totale contributo minimo ridotto |
€ 225,71 |
Giornalisti pensionati
Anche i giornalisti titolari di trattamento pensionistico al 31 luglio 2025 hanno diritto a una riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo; tuttavia, il reddito di riferimento resta invariato, così come il contributo integrativo e quello di maternità.
Componente |
Importo ridotto |
---|---|
Reddito minimo di riferimento |
€ 2.508,75 |
Contributo soggettivo (50% di 12%) |
€ 150,53 |
Contributo integrativo (4%) |
€ 100,35 |
Contributo maternità |
€ 25,00 |
Totale contributo minimo ridotto |
€ 275,88 |
Alcuni trattamenti previdenziali e assistenziali non danno però diritto alla riduzione del contributo minimo:
- pensioni di reversibilità;
- pensioni indirette;
- assegni per ciechi civili e invalidi civili;
- indennità di accompagnamento alla pensione, come APE Sociale, isopensione ed altri strumenti analoghi.
Solo i titoli diretti di pensione hanno dunque diritto alla riduzione.
Quando pagare
Versamento in un’unica soluzione
Il pagamento del contributo minimo deve avvenire entro la scadenza del 31 luglio 2025.
Il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione utilizzando il Modello F24/Accise.
Pagamento rateale
In alternativa, il Consiglio di amministrazione, con atto n. 24 del 30 aprile 2025, ha autorizzato la possibilità di versare il contributo minimo in tre rate mensili consecutive, pur mantenendo come termine ultimo il 31 luglio 2025.
Rata |
Contributo ordinario |
Ridotto <5 anni |
Ridotto pensionati |
---|---|---|---|
31/05/2025 |
€ 142,13 |
€ 75,23 |
€ 91,96 |
30/06/2025 |
€ 142,13 |
€ 75,23 |
€ 91,96 |
31/07/2025 |
€ 142,14 |
€ 75,25 |
€ 91,96 |
Totale |
€ 426,40 |
€ 225,71 |
€ 275,88 |
Come pagare
Per effettuare il pagamento con il modello F24/Accise è necessario compilare correttamente i seguenti campi.
- Ente: P
- Provincia: lasciare vuoto
- Codice tributo: G001
- Codice identificativo: 22222
- Mese di riferimento: 01
- Anno di riferimento: 2025
Nel caso in cui l’iscritto non possa utilizzare il modello F24/Accise, è possibile effettuare il versamento tramite bonifico bancario. Il conto di riferimento è intestato all’Inpgi ed è aperto presso il Banco BPM con IBAN: IT60 D 05034 11701 000000002907
La causale del bonifico deve essere compilata in modo preciso, indicando “AC 2025” seguito dal numero di posizione INPGI (formato A-NNNNN) oppure dal codice fiscale del giornalista
La corretta compilazione della causale è necessaria per l’attribuzione del versamento al soggetto contribuente.
Cosa fare in caso di inattività o cessazione dell’attività giornalistica autonoma
La circolare Inpgi n. 4 del 16 maggio 2025 chiarisce che l’obbligo di contribuzione sussiste solo se nel corso dell’anno è stata svolta - o è in corso - un’attività giornalistica autonoma; di conseguenza, chi non esercita la professione giornalistica in forma autonoma è esonerato dal pagamento, ma deve rispettare precisi adempimenti formali per non incorrere in richieste contributive ingiustificate.
Come comunicare la cessazione dell’attività
Per regolarizzare la propria posizione e segnalare l’assenza di attività autonoma, l’iscritto deve compilare e trasmettere il modulo denominato “cessazione attività”, disponibile nella sezione modulistica del sito istituzionale dell’Inpgi. La comunicazione deve contenere:
- i dati anagrafici e il codice fiscale del giornalista;
- la dichiarazione di non aver svolto e di non prevedere lo svolgimento di attività giornalistica autonoma nell’anno 2025;
- il numero di posizione INPGI (formato A-NNNNN) se disponibile.
La comunicazione può essere inviata con le modalità previste dall’Istituto, solitamente tramite PEC o portale telematico, a seconda delle istruzioni indicate sul modulo stesso.
In assenza di tale comunicazione, l’Istituto presume automaticamente la permanenza dell’attività autonoma e, di conseguenza, procede all’addebito del contributo minimo per l’anno in corso.
Versamento volontario
Anche i giornalisti che non esercitano la professione in forma autonoma durante il 2025 e che presentano la comunicazione di cessazione attività possono scegliere di versare ugualmente il contributo minimo annuale, opzione che consente di mantenere la copertura previdenziale per l’intero anno, anche in assenza di redditi professionali.
Il versamento volontario rappresenta una scelta strategica per:
- evitare interruzioni nella continuità della contribuzione previdenziale;
- mantenere la copertura assicurativa per la maternità e le altre prestazioni assistenziali collegate all’anzianità contributiva;
- raggiungere più rapidamente i requisiti per il trattamento pensionistico, specialmente per chi si avvicina alla maturazione dell’anzianità minima richiesta.
Si tratta quindi di un’opportunità rivolta in particolare a:
- giornalisti temporaneamente inattivi per motivi personali o di mercato;
- iscritti che hanno cambiato settore ma intendono conservare la continuità contributiva INPGI;
- professionisti che riprenderanno l’attività autonoma negli anni successivi e vogliono evitare vuoti nella propria posizione.
Modalità di versamento del contributo volontario
Il versamento volontario del contributo minimo deve essere effettuato con le stesse modalità previste per i versamenti ordinari:
- utilizzando il Modello F24/Accise, con indicazione dei codici tributo appropriati;
- oppure tramite bonifico bancario, indicando nella causale “AC 2025” seguito dal proprio numero di posizione INPGI o codice fiscale.
L’importo da versare è pari a quello stabilito per il contributo minimo ordinario (o, se rientranti nei criteri previsti, ridotto), ovvero:
Tempistiche
Il versamento volontario può essere effettuato entro la scadenza prevista per l’invio della comunicazione reddituale 2025, ossia entro il 30 settembre 2026, oppure entro i termini previsti per la contribuzione a saldo, con eventuali maggiorazioni.
In sintesi
Situazione del giornalista nel 2025 |
Obbligo di versamento contributo minimo? |
Azione richiesta |
Possibilità di versamento volontario |
---|---|---|---|
Non svolge attività autonoma nel 2025 e non prevede di svolgerla |
No (con esonero) |
Inviare il modulo di cessazione attività all’INPGI |
Sì |
Svolge attività autonoma (anche occasionale) |
Sì |
Nessuna comunicazione necessaria (obbligo automatico) |
No (già obbligatorio) |
Lavora esclusivamente con contratto Co.co.co. |
No (obbligo a carico del committente) |
Inviare modulo di dichiarazione attività |
Sì (opzionale, se si vuole mantenere copertura) |
Inattivo solo temporaneamente (es. per motivi personali o transitori) |
No (con comunicazione) |
Inviare il modulo di cessazione attività |
Sì |
Ha cessato definitivamente la professione giornalistica autonoma |
No |
Inviare il modulo di cessazione attività e valutare cancellazione |
Sì (per chi vuole mantenere copertura previdenziale per l’anno) |
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