Blocco area riservata Entrate, in arrivo la proroga scadenze
Pubblicato il 19 maggio 2025
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Venerdì 16 maggio 2025 si è verificato un importante blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate, proprio nel pieno degli invii della dichiarazione dei redditi precompilata e di numerosi adempimenti fiscali. Il disservizio ha scatenato richieste di proroga da parte di commercialisti e consulenti del lavoro. L’Agenzia ha confermato che ci sarà un rinvio dei termini. Vediamo cosa è accaduto e cosa aspettarsi.
Cosa è successo il 16 maggio
Dalle ore 10:30 del 16 maggio 2025 il sito dell’Agenzia delle Entrate ha iniziato a rallentare fino a bloccare l’accesso all’area riservata. In coda migliaia di contribuenti che volevano inviare il 730 precompilato e professionisti in scadenza per inviare deleghe di pagamento e versamenti fiscali.
L’afflusso anomalo è coinciso con:
- l’inizio della trasmissione della dichiarazione precompilata (dal 15 maggio);
- la coincidenza con importanti scadenze fiscali e contributive (IVA, INPS, imposte sostitutive, Tobin Tax, ecc.).
Tutto ciò ha portato a code digitali, schermate di manutenzione e impossibilità di accedere ai servizi online per ore.
Sogei e Agenzia Entrate intervengono
Sogei, partner tecnologico dell’Agenzia, è intervenuta rapidamente dichiarando in una nota ufficiale:
“Il team tecnico è impegnato senza sosta per risolvere il malfunzionamento tecnico e ripristinare il corretto funzionamento dell’area riservata.”
Nel frattempo ha chiesto scusa agli utenti per i disagi, rassicurando sul ripristino progressivo dei servizi.
In serata, anche l’Agenzia ha ufficialmente riconosciuto l’irregolare funzionamento del sito e ha annunciato che:
“Sarà emanato un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici non appena i malfunzionamenti saranno risolti.”
Quali adempimenti slitteranno?
Tra gli obblighi interessati dal rinvio:
- Versamenti IVA mensili e trimestrali;
- Contributi INPS e previdenziali;
- Imposte sostitutive e tributi locali;
- Invio delle deleghe F24 da parte di intermediari.
La protesta dei professionisti e le richieste di tutela
Il blocco improvviso dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ha generato una pronta e decisa reazione da parte delle principali categorie professionali e delle associazioni di tutela dei contribuenti. Commercialisti, consulenti del lavoro, l’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC), il Codacons e altre sigle rappresentative hanno chiesto con forza non solo una proroga ufficiale dei termini fiscali, ma anche l’introduzione di una moratoria sulle sanzioni.
Le richieste sono state motivate dall’oggettiva impossibilità di rispettare le scadenze del 16 maggio, causata da un disservizio non imputabile agli utenti ma a problemi tecnici sistemici. In particolare, le associazioni hanno sottolineato come l’interruzione dei servizi abbia compromesso l’operatività degli studi professionali e messo a rischio il rispetto degli obblighi tributari.
Il Codacons, in una nota, ha chiesto esplicitamente che non vengano applicate penali o sanzioni ai contribuenti che non sono riusciti a completare gli adempimenti entro i termini. Sulla stessa linea il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, che ha evidenziato le gravi difficoltà operative affrontate dagli studi e ha sollecitato un intervento immediato dell’Agenzia per tutelare sia i professionisti che i cittadini.
Atteso il provvedimento che ufficializza la proroga
La proroga degli adempimenti fiscali del 16 maggio è stata confermata, ma al momento non è ancora stata fissata la nuova data di scadenza. La decorrenza effettiva della proroga dipenderà dalla risoluzione completa del malfunzionamento tecnico e dalla successiva pubblicazione del provvedimento di irregolare funzionamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Fino a quel momento, i contribuenti e i professionisti devono attendere l’atto ufficiale che darà il via al conteggio dei giorni utili per il rinvio. Nel frattempo, è fondamentale:
- non effettuare invii affrettati o incompleti;
- conservare tutte le prove dell’impossibilità di accedere ai servizi entro il 16 maggio (screenshot, messaggi d’errore, registri di accesso, ecc.);
- monitorare i canali ufficiali dell’Agenzia per restare aggiornati.
Una volta pubblicato il provvedimento, partirà il conteggio dei 10 giorni di proroga previsti dalla normativa in caso di eventi eccezionali, come i blocchi tecnici.
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