Assistenza sanitaria integrativa nei principali Ccnl

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Assistenza sanitaria integrativa nei principali Ccnl

L’accesso rapido e di qualità alle cure mediche è diventato un obiettivo prioritario per molti cittadini italiani e, fronte di questo scenario, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa emergono come pilastri fondamentali nell’aiutarli ad avere una copertura completa e personalizzata per le proprie esigenze.

Si tratta di un insieme di servizi e coperture aggiuntive offerti al di là di quanto fornito dal sistema sanitario pubblico, che offrono piani di copertura supplementare e possono coprire una vasta gamma di servizi.

Introdotti nel nostro ordinamento dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono enti, associazioni, società di mutuo soccorso o compagnie assicurative, iscritti all’anagrafe dei Fondi sanitari istituito dal Ministero della Salute con decreto ministeriale 31 marzo 2008.

L'assistenza sanitaria integrativa può essere stipulata in autonomia, far parte dei benefit che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti o rientrare nei diritti previsti sempre più diffusamente dai contratti collettivi nazionali di lavoro, da quelli integrativi aziendali e dal regolamento dei diversi albi professionali.

Approfondiamo quanto riportato nei diversi contratti collettivi.

I vantaggi per le aziende

Ad alcuni Fondi è possibile aderire in forma individuale e facoltativa, altri invece sono previsti dai contratti di lavoro o dagli accordi siglati dagli albi professionali.

Nel caso dei Fondi contrattuali vige l’obbligo, da parte delle aziende che applicano un Ccnl che prevede la sanità integrativa, di aderire al relativo Fondo e provvedere al versamento della contribuzione stabilita.

Si tratta quindi di una forma di welfare molto apprezzata dai lavoratori, tutelati in un settore, quello della salute, sentito giustamente come prioritario e che contribuisce quindi ad aumentare il benessere aziendale.

Il tema della sanità integrativa ha raccolto negli ultimi anni quindi un interesse crescente da parte delle aziende, che considerano i benefici legati alla cura della salute una leva significativa per la soddisfazione dei lavoratori, sostenuta dalla contrattazione collettiva nazionale oltre che dai contratti integrativi predisposti dalle aziende stesse.

Nel complesso, infatti, questi benefit sono considerati strumenti che supportano il benessere della persona e che dunque danno un messaggio positivo rispetto all’interesse verso i propri collaboratori.

Ma quali i vantaggi per le aziende?

Agevolazioni fiscali

L’adesione ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa è deducibile, in quanto costo del lavoro, dall’IRES.

L’importo erogato alle diverse forme sanitarie collettive è poi soggetto a un contributo di solidarietà del 10% anziché all’aliquota contributiva sociale obbligatoria, sensibilmente più elevata.

Infine, Il contributo non influisce sugli altri istituti retributivi contrattuali né sul Tfr.

Principali forme di assistenza sanitaria integrativa nei diversi CCNL

Contratto

Fondo di riferimento

Destinatari

Contributo a carico azienda

Contributo a carico lavoratore

Agricoltura

FIA

Quadri e impiegati

€  470,00 annui

€  100,00 annui

Artigianato legno e arredamento

SAN.ARTI.

Dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato con contratto di almeno 12 mesi, apprendisti

€  125,04 annui

-

Commercio Cifa

SanARCom

Dipendenti e Quadri

€  120,00 annui

Quadri: € 360,00 annui

€  24,00 annui

Quadri: € 48,00 annui

Turismo Federterziario

Previlavoro

Lavoratori a tempo indeterminato o determinato di durata di almeno 12 mesi, apprendisti.

€  129,00 annui

-

Grafica industria

Salute Sempre

 

€  108,00 annui

€  48,00 annui

Metalmeccanica industria

MètaSalute

 

€  156,00 annui

-

 

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