ISA 2025: nuovi indici per il periodo d’imposta 2024 con aggiornamento Ateco
Pubblicato il 09 aprile 2025
In questo articolo:
- Contenuto del decreto ministeriale
- Quadro normativo di riferimento degli ISA
- Semplificazione procedurale ISA 2025
- Revisione degli ISA 2025: motivazioni e correttivi applicati
- Obiettivi degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale
- Applicazione degli ISA e soggetti esclusi
- Determinazione del punteggio di affidabilità fiscale e integrazione con ATECO 2025
- Le prossime tappe
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È stato reso disponibile, in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto del 31 marzo 2025 a firma del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, con cui vengono approvati 100 nuovi Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA 2025) applicabili al periodo d’imposta 2024.
Tali indici, parte dei 172 complessivamente utilizzabili per l’anno 2024, riguardano specifiche attività economiche suddivise nei seguenti settori:
- Agricoltura: 2 indici
- Commercio: 33 indici
- Manifatture: 22 indici
- Servizi: 38 indici
- Attività professionali: 5 indici
Gli ISA rappresentano un importante strumento di valutazione del grado di affidabilità fiscale dei contribuenti, aiutando a promuovere trasparenza, adempimento spontaneo e collaborazione con l’Amministrazione finanziaria.
Contenuto del decreto ministeriale
Il Decreto del 31 marzo 2025, oltre ad approvare i nuovi ISA 2025, introduce anche l’adeguamento alla nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, in vigore dal 1° aprile. Tale aggiornamento è stato necessario per assicurare una maggiore coerenza tra i codici attività e l’evoluzione del tessuto economico e produttivo nazionale, e si riflette direttamente sugli indici ISA aggiornati per il periodo d’imposta 2024.
Il decreto include inoltre un complesso insieme di note metodologiche che rappresentano la base tecnico-statistica su cui sarà costruito il software di calcolo “Il tuo ISA 2025”. Per ogni indice approvato, viene ricostruito in dettaglio il percorso statistico di determinazione del punteggio finale, fornendo trasparenza e tracciabilità al processo di valutazione.
A queste si affiancano regole tecniche specifiche, tradotte in note metodologiche distinte, che disciplinano aspetti cruciali del funzionamento del sistema ISA.
- Analisi territoriale: consente di differenziare i parametri statistici in base alla geolocalizzazione dell’attività economica, riconoscendo le diversità economiche e strutturali tra territori (la cosiddetta “territorialità”).
- Coefficiente individuale: permette di personalizzare il calcolo del punteggio sulla base della storia fiscale del singolo contribuente, rendendo gli ISA più aderenti alla reale performance dell’impresa o del professionista.
- Aggiustamenti contabili: stabilisce i criteri per correggere eventuali distorsioni statistiche nei casi di transizione tra regimi contabili (da semplificata a ordinaria e viceversa), tenendo conto del passaggio tra criteri di cassa e di competenza.
Questi strumenti metodologici contribuiscono a migliorare l'affidabilità del sistema ISA, rendendolo più preciso, personalizzato e in linea con l’evoluzione economica e fiscale del contribuente.
Quadro normativo di riferimento degli ISA
Il quadro normativo di riferimento degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale è definito dall’articolo 9-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla Legge 21 giugno 2017, n. 96. Tale disposizione ha introdotto gli ISA in sostituzione degli studi di settore e dei parametri, con l’obiettivo di fornire uno strumento più moderno ed efficace per la valutazione della posizione fiscale dei contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Gli ISA si fondano su una metodologia statistico-economica che consente di sintetizzare, attraverso un punteggio da 1 a 10, il grado di affidabilità fiscale del contribuente, sulla base di dati storici e dichiarativi, nonché di variabili territoriali e settoriali.
Il decreto del 31 marzo 2025 si inserisce in questo contesto, dando attuazione al comma 2 del suddetto articolo 9-bis, che attribuisce al Ministero dell’Economia e delle Finanze il compito di approvare annualmente, con apposito decreto, gli indici aggiornati da applicare al periodo d’imposta precedente.
La norma prevede, inoltre, che l’Agenzia delle Entrate supporti i contribuenti nell’applicazione degli ISA attraverso strumenti informatici, assistenza tecnica e comunicazioni preventive, contribuendo così a rafforzare la compliance fiscale e il dialogo tra Fisco e contribuenti.
Semplificazione procedurale ISA 2025
Una delle principali novità degli ISA 2025 è la possibilità di importare automaticamente i dati dalla dichiarazione dei redditi (Modello REDDITI) nel software “Il tuo ISA”, grazie all’integrazione con l’applicativo Redditi OnLine dell’Agenzia delle Entrate.
Questa funzionalità consente di:
- evitare duplicazioni e ridurre gli errori materiali;
- accelerare la compilazione degli ISA eliminando l’inserimento manuale dei dati;
- garantire coerenza tra dichiarazione e calcolo del punteggio di affidabilità;
- snellire il lavoro per professionisti e contribuenti.
L’obiettivo è semplificare l’adempimento dichiarativo e rendere l’intero processo più efficiente, accurato e accessibile.
Revisione degli ISA 2025: motivazioni e correttivi applicati
La revisione degli ISA per il 2025 è stata motivata dalla necessità di tenere conto della particolare congiuntura economica e dell’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025, garantendo così indici più aderenti alla realtà delle imprese e dei professionisti.
Per il periodo d’imposta 2024, sono stati introdotti correttivi congiunturali che mirano ad assicurare una valutazione equa della posizione fiscale dei contribuenti in contesti economici complessi. Questi correttivi riguardano:
- la modifica degli indicatori di affidabilità (es. ricavi, compensi, valore aggiunto e reddito per addetto), calcolati tramite stime panel;
- l’adeguamento degli indicatori di anomalia basati su soglie economiche di riferimento.
I correttivi agiscono come fattori di riequilibrio, adattando il calcolo del punteggio finale alle effettive condizioni di mercato. Ad esempio, un’impresa con un calo di fatturato dovuto alla crisi dei consumi, ma con costi fissi invariati, potrà evitare penalizzazioni ingiustificate grazie a tali meccanismi.
Il decreto introduce inoltre un nuovo approccio per il concordato preventivo biennale (CPB) 2025-2026. Le proposte del Fisco saranno formulate considerando cinque elementi chiave: la base imponibile 2024 depurata, eventuali rilievi da accertamenti, la storia reddituale 2022-2024, valori minimi settoriali e le previsioni di crescita del PIL, assicurando così maggiore precisione e sostenibilità nelle proposte di reddito concordato.
Obiettivi degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale
Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale sono stati introdotti con l’obiettivo di favorire una gestione più trasparente, collaborativa ed efficiente del rapporto tra contribuenti e Amministrazione finanziaria. Elaborati dall’Agenzia delle Entrate con finalità di compliance, gli ISA rappresentano strumenti di valutazione che attribuiscono a ciascun contribuente un punteggio di affidabilità fiscale, basato su indicatori di normalità e coerenza economico-gestionale, calcolati mediante una metodologia statistico-economica.
Le finalità principali degli ISA sono:
- favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali, incentivando comportamenti virtuosi attraverso un sistema premiale proporzionato al livello di affidabilità raggiunto;
- migliorare la compliance fiscale, fornendo ai contribuenti strumenti di autovalutazione che li aiutino a monitorare e correggere eventuali anomalie gestionali;
- semplificare gli adempimenti dichiarativi e rafforzare la comunicazione tra contribuenti e Fisco, grazie anche all’utilizzo di applicazioni informatizzate e all’invio di comunicazioni personalizzate.
Un elevato punteggio ISA consente inoltre l’accesso a specifici benefici premiali.
Applicazione degli ISA e soggetti esclusi
Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale si applicano ai contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni, in forma individuale o associata, per le quali siano stati approvati gli indici relativi al proprio codice ATECO di riferimento.
L’articolo 2 del Decreto del 31 marzo 2025 disciplina le modalità di applicazione degli indici, prevedendo che il sistema fornisca un punteggio di affidabilità fiscale che può variare da 1 a 10. I contribuenti che ottengono un punteggio elevato possono beneficiare di agevolazioni premiali, tra cui:
- l’esclusione o riduzione dei termini per l’accertamento tributario;
- l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti IVA o imposte dirette;
- la priorità nell’erogazione dei rimborsi fiscali.
Tuttavia, non tutti i contribuenti sono tenuti all’applicazione degli ISA. L’articolo 3 del DM individua le categorie escluse, tra cui figurano:
- coloro che iniziano o cessano l’attività nel corso del periodo d’imposta;
- i soggetti che applicano regimi fiscali agevolati incompatibili con gli ISA (come il regime forfetario);
- coloro che si trovano in condizioni di non normale operatività, come situazioni di liquidazione, fallimento o procedura concorsuale;
- i contribuenti che esercitano due o più attività d’impresa non rientranti nello stesso indice approvato.
L’esclusione comporta l’inapplicabilità del sistema ISA per l’anno di riferimento, senza tuttavia incidere sugli ordinari obblighi dichiarativi previsti dall’ordinamento tributario.
Determinazione del punteggio di affidabilità fiscale e integrazione con ATECO 2025
Il punteggio di affidabilità fiscale è il risultato finale dell’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e rappresenta un valore numerico compreso tra 1 e 10, calcolato attraverso un modello statistico-economico. I criteri per la sua determinazione sono disciplinati dall’articolo 4 del Decreto del 31 marzo 2025, che prevede l’elaborazione del punteggio sulla base di dati storici del contribuente, informazioni dichiarative riferite a più periodi d’imposta, indicatori di coerenza economica, nonché variabili settoriali e territoriali.
Il punteggio sintetizza il grado di affidabilità fiscale del soggetto, inteso come regolarità, coerenza e normalità nella gestione dell’attività economica.
Un elemento di novità rilevante è introdotto dall’articolo 5, che disciplina l’integrazione degli ISA con la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, in vigore dal 1° aprile 2025. Tale integrazione ha comportato l’adeguamento degli indici alla nuova codifica delle attività, assicurando maggiore coerenza tra l’attività svolta e gli indicatori applicabili. L’aggiornamento ha richiesto un lavoro di revisione metodologica e l’adeguamento del software “Il tuo ISA 2025”, che implementerà questi criteri nella determinazione automatizzata del punteggio.
Infine, l’articolo 6 del DM apporta le necessarie modifiche ai precedenti decreti del 21 marzo 2022 e del 18 marzo 2024, per allineare l’intero impianto normativo alle nuove disposizioni e garantire uniformità nella classificazione delle attività economiche ai fini fiscali.
Le prossime tappe
Il Decreto del 31 marzo 2025, sebbene non ancora pubblicato ufficialmente in Gazzetta, si applicherà fin da subito alle dichiarazioni dei redditi 2024, il cui invio è previsto entro il 30 novembre 2025.
Le proposte di concordato preventivo biennale per il periodo 2025-2026, invece, saranno formulate nei primi mesi del 2026, una volta completata l’elaborazione delle informazioni contenute nelle dichiarazioni trasmesse per il 2024.
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