IMU: faq del Mef su prospetto delle aliquote

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IMU: faq del Mef su prospetto delle aliquote

Il Ministero delle Finanze, attraverso le Faq del 10 febbraio 2025, fornisce chiarimenti alle domande poste dai Comuni sull'elaborazione del prospetto Imu e sottolinea la rilevanza della scadenza del 28 febbraio 2025. Viene inoltre ricordato che, nel primo anno di applicazione del prospetto, sarà necessario procedere nuovamente alla sua approvazione tramite l’apposito strumento informatico, anche nel caso in cui le aliquote del 2024 restino invariate.

Infatti, si avvicina per l’IMU 2025, il termine per l’approvazione del prospetto delle aliquote da parte dei Comuni, questi sono tenuti a redigerlo in base alle categorie stabilite dal MEF.

Vediamo alcune risposte fornite dal Ministero delle Finanze il 10 febbraio 2025.

Organo competente per la delibera

Va anzitutto ricordato che, in materia di IMU, in deroga a quanto stabilito dall’art. 42, comma 2, lettera f), del D. Lgs. n. 267 del 2000 (TUEL), la legge n. 160 del 2019, nei commi dal 748 al 754 dell’art. 1, attribuisce al Consiglio comunale la competenza per l’adozione della delibera relativa alla determinazione delle aliquote.

Conformemente a queste disposizioni, la delibera di approvazione del Prospetto, che ai sensi dell’art. 1, comma 757, della medesima legge, ne costituisce parte integrante, deve essere formalmente approvata dall’organo consiliare. In fase di trasmissione, sarà necessario indicare solo gli estremi della delibera.

Infine, si sottolinea che la semplice proposta di delibera per l’approvazione del Prospetto rappresenta un atto interno alla procedura e non manifesta la decisione definitiva dell’ente locale riguardo alla determinazione delle aliquote dei tributi di propria competenza. Di conseguenza, essa non può essere considerata un atto valido ai fini dell’approvazione del Prospetto.

Elaborazione del Prospetto con piattaforma informatica

Nel primo anno di utilizzo del Prospetto, anche qualora il Comune intenda mantenere sostanzialmente le stesse aliquote in vigore nell’anno precedente, dovrà comunque predisporre il Prospetto attraverso l’apposita piattaforma informatica, disponibile a partire dal 31 ottobre 2024 nella sezione “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale.

Successivamente, il Prospetto dovrà essere approvato con una specifica delibera del Consiglio comunale e, infine, trasmesso tramite la stessa applicazione informatica, limitandosi all’invio del solo Prospetto

ATTENZIONE: La delibera di approvazione del Prospetto non deve essere trasmessa al MEF, a differenza di quanto avveniva fino all’anno d’imposta 2024, quando, in base all’art. 13, commi 15 e 15-bis, del D.L. n. 201 del 2011 (convertito dalla legge n. 214 del 2011), le delibere di approvazione delle aliquote IMU venivano inserite integralmente nel Portale del federalismo fiscale.

A partire dal 2025, invece, sarà sufficiente indicarne gli estremi nella schermata dedicata, al momento della trasmissione del Prospetto tramite l’apposita applicazione. 

Di conseguenza, se il Comune dovesse comunque trasmettere il testo della delibera di approvazione del Prospetto all’interno della sezione “Gestione IMU”, il MEF provvederà alla sua rimozione, poiché, a partire dal 2025, la sezione dedicata all’inserimento della delibera sulle aliquote IMU sarà sostituita da quella relativa al Prospetto.

Diversificazione delle aliquote: paletti

Con altra Faq del 10 febbraio 2025 si specifica che i Comuni hanno la facoltà di differenziare le aliquote IMU solo in relazione alle casistiche specificate nel decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 7 luglio 2023. Le condizioni stabilite nell’Allegato A di tale decreto sono state successivamente aggiornate e integrate attraverso un ulteriore decreto emanato il 6 settembre 2024.

Di conseguenza, l’ente locale non può introdurre fattispecie diverse da quelle approvate con il citato decreto o prevedere differenziazioni delle aliquote all’interno di ciascuna delle fattispecie sulla base di condizioni non previste nell’Allegato A.

Conseguenze della mancata approvazione del prospetto nei termini

In assenza di un Prospetto approvato secondo le modalità stabilite dal comma 757 della legge 160/2019 e pubblicato entro il termine indicato nel comma 767, si applicheranno automaticamente le aliquote di base previste dai commi 748-755 della stessa legge n. 160 del 2019.

NOTA BENE: Tali aliquote rimarranno in vigore fino a quando il Comune non provvederà ad adottare una delibera conforme alle modalità stabilite.

Di conseguenza, per l’anno d’imposta 2025, il Comune dovrà necessariamente approvare una delibera specifica attraverso l’organo competente, al fine di evitare l’applicazione delle aliquote di base. Questo perché, a causa della deroga prevista dal citato comma 767, non si potrà fare riferimento alla disposizione combinata dell’art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006 e del terzo periodo dello stesso comma 767, che normalmente consentirebbe, in caso di mancata approvazione e pubblicazione nei termini, di mantenere le aliquote in vigore nell’anno precedente.

Versamento acconto IMU per il 2025

In base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 762, della legge n. 160 del 2019, il pagamento della prima rata dell’IMU per l’anno fiscale 2025 deve essere effettuato entro il 16 giugno 2025. L’importo da versare corrisponde all’imposta dovuta per il primo semestre, calcolata utilizzando l’aliquota e la detrazione valide per l’intero anno precedente.

Si sottolinea che, in fase di saldo, il contribuente dovrà versare l’IMU tenendo conto delle aliquote indicate nel Prospetto pubblicato sul sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

NOTA BENE: Se al momento del pagamento dell’acconto il Prospetto contenente le aliquote IMU approvate dal Comune per il 2025 è già stato reso disponibile sul suddetto sito, il contribuente ha la possibilità di calcolare l’imposta applicando direttamente le nuove aliquote pubblicate.

Ulteriori chiarimenti

  • Il Comune ha la facoltà di stabilire un’aliquota ridotta specifica per le unità immobiliari concesse in comodato d’uso ai parenti di primo grado in linea retta.
  • Per gli immobili locati, la condizione “Con contratto registrato” non è richiesta, poiché la normativa impone già l’obbligo di registrazione del contratto di locazione.
  • Il Prospetto non include un’opzione per l’inserimento dell’aliquota relativa ai cosiddetti beni merce, in quanto questi ultimi sono esenti dall’IMU a partire dal 1° gennaio 2022.
  • I terreni agricoli non sono soggetti a IMU, motivo per cui l’applicazione non permette di visualizzare né inserire un’aliquota per questa tipologia di beni.
  • Le esenzioni, le riduzioni e le agevolazioni previste dalla normativa si applicano automaticamente, senza necessità di essere inserite nel Prospetto né di un intervento specifico da parte del Comune.
  • Non è possibile indicare nel Prospetto un’aliquota agevolata per i pensionati AIRE o per le unità immobiliari di proprietà di soggetti non residenti in Italia e iscritti all’AIRE.
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