Decreto Superbonus convertito in legge

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Decreto Superbonus convertito in legge

Con 150 voti favorevoli e 109 voti contrari la Camera dei Deputati ha dato l’ok alla conversione del decreto Superbonus (DL n. 39/2024).

Il provvedimento aveva incassato la fiducia dal Senato.

Tra le novità più impattanti c’è lo spalma-detrazioni: le detrazioni per le spese legate ai bonus edilizi sostenute da gennaio 2024 possono essere ripartite non più in 4 anni bensì in dieci anni. Decretato anche lo stop da gennaio 2025 alla compensazione per banche e assicurazioni dei crediti da bonus edilizi con i contributi Inps e Inail.

Riversamento crediti imposta Ricerca e Sviluppo

Inoltre, è stato modificato ancora una volta il termine ultimo per beneficiare del riversamento spontaneo dei crediti di imposta per ricerca e sviluppo senza incorrere in sanzioni: la nuova data è il 31 ottobre 2024.

In ogni caso il pagamento deve avvenire entro il 16 dicembre 2024 e può essere effettuato in un'unica soluzione o suddiviso in tre rate annuali di pari importo. La dilazione prevede l'applicazione di interessi secondo il tasso legale a partire dalla seconda rata.

Di seguito sono riportate le scadenze rilevanti e le condizioni per il riversamento:

Proroga della scadenza

La data per inviare la comunicazione di riversamento senza sanzioni e interessi è stata spostata dal 30 luglio 2024 al 30 ottobre 2024.

Condizioni di ammissibilità

L'opzione di riversamento è consentita esclusivamente per le imprese che hanno sostenuto spese per attività non completamente conformi ai criteri qualitativi di ricerca e sviluppo necessari per accedere al credito d'imposta.

Limitazioni

La sanatoria non si applica ai crediti già recuperati definitivamente dal fisco al 22 ottobre 2021. Per i casi in cui ci sono stati avvisi di accertamento o procedimenti giuridici non ancora definitivi alla stessa data, il riversamento è permesso solo se copre l'intero importo contestato, senza possibilità di rateizzazione.

Il legislatore ha spostato un'altra scadenza dal 30 giugno al 30 settembre 2024: è possibile annullare una precedente comunicazione di riversamento, a condizione che non sia stato ancora effettuato il pagamento.

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