Credito d'imposta ZES Unica: novità sulla comunicazione integrativa per investimenti aggiuntivi

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Credito d'imposta ZES Unica: novità sulla comunicazione integrativa per investimenti aggiuntivi

Dopo le modifiche introdotte dal Decreto Omnibus (DL 113/2024) e dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 350036 del 9 settembre 2024, che ha approvato un nuovo modello di comunicazione integrativa, continuano le evoluzioni relative al credito d’imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Mezzogiorno. Il più recente aggiornamento è stato introdotto con il Decreto Legge n. 155/2024, noto come Decreto Anticipi, collegato alla Legge di Bilancio 2025. Quest'ultimo provvedimento ha apportato ulteriori modifiche al Decreto Omnibus, con particolare riguardo agli investimenti da inserire nella dichiarazione integrativa per il bonus ZES.

Il Decreto Anticipi, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 19 ottobre 2024 e in vigore dal giorno successivo, contiene misure urgenti in ambito fiscale ed economico, destinate a rafforzare le infrastrutture locali, supportare grandi eventi e incrementare i fondi per iniziative come l’APE Sociale e il PNRR. Tra le novità più rilevanti c'è la possibilità per le imprese di ampliare i propri investimenti nelle ZES e ottenere crediti d’imposta maggiori, anche se i tempi per realizzare questi investimenti restano molto stretti, con scadenza fissata al 15 novembre 2024.

Tale misura si inserisce all'interno del piano governativo per il 2024-2028, volto a garantire stabilità finanziaria agli enti territoriali, accelerare l'attuazione del PNRR e sostenere i settori strategici per lo sviluppo economico del Paese.

Procediamo con ordine e analizziamo come è cambiata la disciplina del Bonus ZES Unica Mezzogiorno.

Decreto Omnibus, novità sul credito d'imposta per la ZES Unica: comunicazione integrativa

L’articolo 1 del Decreto legge 9 agosto 2024, n. 113, noto come Decreto Omnibus, ha introdotto importanti modifiche alla disciplina del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) Unica del Mezzogiorno, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico nelle regioni meridionali italiane. Tra le principali novità c'è l'obbligo per le imprese che hanno già presentato la prima comunicazione tra il 12 giugno 2024 e il 12 luglio 2024 di inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione integrativa tra il 18 novembre 2024 e il 2 dicembre 2024.

Questa comunicazione integrativa è fondamentale per confermare l'effettiva realizzazione degli investimenti indicati nella comunicazione originaria, che devono essere completati entro il 15 novembre 2024. Anche nel caso in cui gli investimenti siano già stati realizzati e riportati nella comunicazione originaria, è comunque necessario inviare la dichiarazione integrativa. Il mancato invio di tale comunicazione o l’invio di dati incompleti o errati comporterà la perdita del diritto al credito d’imposta.

Per agevolare questo processo, l'Agenzia delle Entrate ha approvato, con provvedimento del 9 settembre 2024, un modello di comunicazione integrativa. Tale modello richiede una serie di informazioni dettagliate, come:

  • l’ammontare del credito d’imposta maturato in base agli investimenti effettivamente realizzati,
  • le relative fatture elettroniche,
  • una certificazione che attesti la coerenza delle spese sostenute con la documentazione contabile.

La comunicazione dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica, utilizzando il software dedicato “ZES Unica Integrativa” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il Decreto Omnibus ha, inoltre, stabilito un incremento delle risorse finanziarie per il credito d'imposta, con l’aggiunta di 1,67 miliardi di euro ai fondi già stanziati, portando il totale delle risorse disponibili a 3,27 miliardi di euro. Questo ampliamento del budget è stato concepito per rafforzare il sostegno agli investimenti infrastrutturali e produttivi nelle aree del Sud, favorendo così lo sviluppo di queste zone economicamente svantaggiate.

Oltre all’invio della comunicazione integrativa, le imprese devono essere consapevoli che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile sarà ridefinita sulla base delle risorse disponibili e verrà stabilita da un ulteriore provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che sarà pubblicato entro il 12 dicembre 2024.

Il modello di comunicazione integrativa è articolato in più sezioni o "quadri", attraverso i quali le imprese devono fornire dati non solo sugli investimenti effettuati, ma anche sulla struttura produttiva, sulle agevolazioni già ottenute o richieste, e sui soggetti sottoposti a verifica antimafia. Questo approccio rigoroso è stato implementato per garantire trasparenza e correttezza nel processo di concessione del credito d’imposta, evitando abusi e frodi nell'ottenimento degli incentivi.

Decreto Anticipi 2024: maggiori opportunità per il credito d’imposta ZES Unica

Il Decreto Anticipi (DL n. 155/2024), collegato alla Manovra 2025, ha apportato ulteriori modifiche alle disposizioni sul credito d’imposta per la ZES Unica.

In particolare, l’articolo 8 del DL n. 155 del 19 ottobre 2024, intervenendo sull’articolo 1 del DL Omnibus, ha ulteriormente rivisto la procedura per il credito d’imposta ZES Unica previsto per il Mezzogiorno. La modifica consente, ora, alle imprese di includere nella comunicazione integrativa anche gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, compresi quelli superiori rispetto a quanto inizialmente dichiarato nella comunicazione originaria.

NOTA BENE: Questo consente alle imprese operanti nelle ZES di beneficiare del credito d’imposta non solo per gli investimenti già dichiarati nella prima comunicazione, ma anche per quelli successivi, realizzati entro il termine del 15 novembre 2024. Le imprese possono aggiornare l'importo del credito d'imposta maturato, presentando la necessaria documentazione probatoria, come le fatture elettroniche e i certificati delle spese sostenute.

Dunque, in base alle nuove disposizioni, gli investimenti superiori a quelli indicati nella comunicazione originaria possono, ora, essere inclusi nella comunicazione integrativa, permettendo alle imprese di ottenere un credito d'imposta aggiuntivo.

Il maggior credito d’imposta sarà concesso solo se supportato dalla documentazione richiesta e sarà commisurato all'importo degli investimenti incrementali.

Resta fermo che l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa, moltiplicato per la percentuale che sarà resa nota con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, ottenuta rapportando il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti di imposta indicati nelle comunicazioni integrative.

Tale misura offre un'opportunità significativa per le imprese operanti nelle ZES, permettendo di ottenere incentivi fiscali anche per investimenti superiori rispetto a quelli pianificati inizialmente. Tuttavia, la possibilità di accedere al credito d’imposta aggiuntivo dipenderà dalla disponibilità delle risorse ministeriali. Le imprese che hanno già presentato domanda potranno ottenere il credito completo (al 100% del credito richiesto) solo se le risorse saranno sufficienti. Eventuali fondi non utilizzati verranno successivamente destinati agli investimenti incrementali dichiarati con la comunicazione integrativa.

In sostanza, il DL 155/2024 offre alle imprese un’opportunità aggiuntiva di fruire del credito d’imposta per investimenti maggiori rispetto a quanto originariamente pianificato, creando nuove opportunità di sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno.
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