Buoni pasto fuori dal calcolo della retribuzione feriale

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Buoni pasto fuori dal calcolo della retribuzione feriale

La retribuzione, durante il periodo di ferie, deve essere pari alla retribuzione ordinaria. Vanno esclusi, tuttavia, gli elementi destinati a coprire spese occasionali, come i buoni pasto.

Corte di Appello Napoli: buoni pasto esclusi dalla retribuzione feriale

Con la sentenza n. 342 del 3 marzo 2025, la Corte di Appello di Napoli ha trattato una controversia tra un gruppo di lavoratori e un datore di lavoro, riguardante il calcolo della retribuzione feriale.

I lavoratori avevano richiesto che alcune voci, come l'indennità perequativa/compensativa, l'indennità di turno, il premio di risultato e i buoni pasto, fossero incluse nella retribuzione feriale.

Il Tribunale di Napoli, in primo grado, aveva accettato la domanda dei lavoratori, riconoscendo il diritto al ricalcolo della retribuzione feriale con l'inclusione di tali voci, decidendo di compensare le spese legali tra le parti.

Entrambe le parti hanno poi presentato appello.

I motivi di appello delle parti

I lavoratori hanno proposto appello per ottenere la condanna del datore di lavoro al pagamento delle spese di lite, considerando che il Tribunale aveva accettato la loro domanda, ma non aveva disposto il pagamento delle spese legali.

Da parte sua, il datore di lavoro ha contestato la sentenza, in particolare per quanto riguarda l'inclusione del ticket restaurant nella retribuzione feriale.

Secondo il datore di lavoro, queste voci non dovevano essere considerate parte integrante della retribuzione feriale.

La decisione della Corte di Appello  

La Corte di Appello di Napoli ha esaminato i ricorsi e ha deciso di accogliere parzialmente l’appello della società, incentrato sulla questione dell’inclusione nella retribuzione feriale dei ticket restaurant.

Riferimenti giuridici europei e nazionali  

In primo luogo, la Corte di secondo grado ha ricordato che il diritto del lavoratore a ferie retribuite è disciplinato sia dal diritto interno che dalla normativa europea.

Ha quindi richiamato i principi affermati dalla giurisprudenza di Cassazione nell'esaminare la questione della retribuzione feriale, in particolare per quanto riguarda l’incidenza delle voci retributive variabili.

Ebbene, per la Cassazione (tra le altre, n. 19663/2023), le ferie devono essere retribuite con la stessa retribuzione ordinaria percepita durante il lavoro, con la sola esclusione degli elementi destinati a coprire spese occasionali, come i rimborsi per le mansioni (ad esempio, indennità chilometrica).

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha anche sottolineato che qualsiasi somma legata alle mansioni e al ruolo del lavoratore deve essere inclusa nella retribuzione feriale, con l’obiettivo di non dissuadere il lavoratore dall’esercizio del diritto alle ferie.

La Corte di Cassazione ha ulteriormente confermato che la retribuzione durante le ferie non può essere inferiore a quella ordinaria e che la retribuzione varia in base alla tipologia di emolumenti previsti dal contratto di lavoro.

Esclusione dei buoni pasto dalla retribuzione feriale  

La Corte d'appello, in tale contesto, ha deciso di escludere i ticket restaurant dal calcolo della retribuzione feriale, in quanto non rappresentano una componente della retribuzione "normale" ma un beneficio accessorio, finalizzato al rimborso delle spese per il pranzo.

In particolare, la Corte ha fatto riferimento all’orientamento consolidato della Corte di Cassazione, che ha escluso i buoni pasto dal novero degli elementi retributivi, ritenendoli un rimborso forfettario delle spese sostenute dal lavoratore, collegato più all'orario di lavoro che alla prestazione in sé (tra le altre, Cassazione nn. 16135/2020 e 15629/2021).

Nella richiamata giurisprudenza, i buoni pasto sono definiti non come elemento della retribuzione "normale", ma come agevolazione di carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale e vengono esclusi dal novero degli elementi del trattamento retributivo in senso stretto.

Conclusioni  

La Corte di Appello, in definitiva, ha riformato in parte la sentenza del Tribunale, rideterminando gli importi dovuti ai lavoratori e escludendo i buoni pasto dalla retribuzione feriale.

Tabella di sintesi della decisione

Sintesi del caso Un gruppo di lavoratori e un datore di lavoro sono in controversia riguardo al calcolo della retribuzione feriale, con inclusione di indennità e buoni pasto.
Questione dibattuta L'inclusione dei ticket restaurant nella retribuzione feriale, nonché la compensazione delle spese legali.
Soluzione della Corte La Corte di Appello ha escluso i ticket restaurant dalla retribuzione feriale, ritenendoli un beneficio accessorio, non una componente della retribuzione normale.
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