ANF telematici, invio della domanda non delegabile
Pubblicato il 30 agosto 2019
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La domanda telematica di assegno per il nucleo familiare (ANF) deve essere presentata necessariamente dal titolare del diritto alla prestazione, anche se lo stesso non ha una propria posizione tutelata e presenta domanda a valere sulla posizione dell’altro genitore lavoratore dipendente. In tal caso, all’atto della presentazione dell’istanza, il richiedente dovrà inserire tutte le informazioni relative al reddito e alla composizione del proprio nucleo familiare.
Ne dà notizia l’INPS, con il messaggio n. 3142 del 29 agosto 2019, specificando che, al momento, la domanda può essere presentata esclusivamente dal titolare del diritto e dall’Ente di Patronato cui questi abbia conferito mandato. Sono, invece, in fase di sviluppo le funzionalità idonee a consentire anche al datore di lavoro di presentare la domanda, previa delega del lavoratore interessato.
ANF telematici, verifiche e controlli
Al fine di identificare i redditi da dichiarare, quelli assoggettabili all’Irpef, quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva e quelli non soggetti a dichiarazione, l’INPS informa che è in fase di realizzazione una piattaforma informatica unica, recante l’obiettivo di limitare l’insorgenza di situazioni debitorie che dovessero manifestarsi in caso di accertamento di ANF non spettanti.
In particolare, la piattaforma telematica effettuerà:
- controlli successivi dei conguagli effettuati dal datore di lavoro, evidenziando i casi in cui lo stesso abbia conguagliato importi maggiori di quelli comunicati dall’INPS;
- controlli successivi delle dichiarazioni reddituali dei lavoratori, evidenziando i casi in cui l’importo comunicato dall’INPS e conguagliato dal datore di lavoro, sia maggiore di quello spettante per effetto di redditi dichiarati dal lavoratore inferiori a quelli effettivi;
- controlli preventivi mirati ad evidenziare quelle situazioni in cui i dati dichiarati dal lavoratore risultino difformi da quelli già presenti negli archivi dell’Istituto (ad esempio un reddito da lavoro dipendente inferiore oltre una certa percentuale all’imponibile previdenziale o la mancata dichiarazione di un reddito del coniuge che risulti iscritto ad una delle gestioni autonome).
- eDotto.com – Edicola del 27 agosto 2019 - ANF arretrati, recupero senza flusso di regolarizzazione – Bonaddio
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