Agevolazioni per investimenti nel settore forestale e del legno
Pubblicato il 07 aprile 2025
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Il decreto interministeriale – Imprese e Made in Italy, Economia e Finanze, Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Ambiente e sicurezza energetica – del 20 febbraio 2025 e pubblicato il 4 aprile 2025, definisce le modalità per accedere ai fondi previsti dall’articolo 8, della legge n. 206/2023, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo delle certificazioni per una gestione sostenibile delle foreste e favorire gli investimenti nel settore vivaistico forestale.
Inoltre, mira a sostenere la nascita e il consolidamento di imprese attive nella gestione dei boschi e nella fase iniziale della lavorazione del legno, puntando sull’ammodernamento tecnologico e digitale delle aziende, nonché sulla realizzazione di sistemi produttivi automatizzati lungo tutta la filiera, dai processi di classificazione qualitativa fino alle tecniche di incollaggio.
Per raggiungere tali obiettivi, gli interventi previsti si articolano secondo le seguenti direttrici:
a) supporto al settore vivaistico forestale;
b) promozione della costituzione e del rafforzamento delle imprese boschive e delle aziende operanti nella fase iniziale della trasformazione del legno.
Risorse stanziate
Per l’attuazione delle misure indicate, vengono assegnati fondi per un importo complessivo di 25 milioni di euro riferiti all’anno 2024. Di questa somma, 15 milioni sono destinati all’erogazione di contributi a fondo perduto, mentre i restanti 10 milioni sono usati per la concessione di prestiti a condizioni agevolate.
Una parte pari al 60% delle risorse è riservata alle micro, piccole e medie imprese, con una sottoriserva del 25% specificamente indirizzata a micro e piccole imprese.
Incentivi per la crescita del settore vivaistico forestale
Per garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla legge n. 206/2023, l’attuazione delle misure previste in tale settore è affidata alle Regioni o agli enti da esse delegati, secondo le normative regionali vigenti e nel rispetto delle leggi in materia di affidamento di appalti pubblici.
Le risorse indicate apposite vengono impiegate dalle Regioni per promuovere, all’interno dei rispettivi territori, la crescita del comparto vivaistico forestale. Questo avviene attraverso l’erogazione di contributi economici destinati a finanziare progetti d’investimento promossi da imprese e altri operatori attivi nelle seguenti attività:
- raccolta di materiale per la produzione vivaistica,
- produzione vera e propria,
- cessione in qualsiasi forma,
- commercializzazione di materiale di propagazione o moltiplicazione forestale.
Tali materiali sono destinati a interventi di rimboschimento, imboschimento, coltivazione di alberi per la produzione di legno, progetti di rinaturalizzazione e interventi di riqualificazione del territorio.
Agevolazioni per potenziamento delle imprese forestali e della filiera del legno
Beneficiarie di tali agevolazioni sono le imprese attive su tutto il territorio nazionale che forniscono servizi a supporto delle attività forestali, in particolare quelle classificate con il codice ATECO 02.20, limitatamente alle operazioni di “abbattimento degli alberi” e alla “produzione di tronchi (tondame) destinati all’industria del legno”, nonché le imprese rientranti nel codice ATECO 02.40.00 per quanto riguarda il “trasporto dei tronchi all’interno delle aree forestali”.
Rientrano tra i beneficiari anche le aziende che operano nella prima fase della trasformazione del legno, individuate con i codici ATECO 16.1, che riguarda il “taglio e la piallatura del legname”, e 16.21, relativo alla “produzione di fogli da impiallacciatura e pannelli a base di legno”.
Restano comunque escluse dalle agevolazioni le imprese che svolgono tali attività con l’obiettivo di produrre materiali destinati all’uso energetico.
Progetti di investimento
Le agevolazioni previste sono concesse a fronte della realizzazione di piani di investimento che mirano al miglioramento tecnologico e digitale dei processi produttivi e all’introduzione di sistemi automatizzati lungo l’intera filiera produttiva, partendo dalla classificazione qualitativa del legname fino ai procedimenti di incollaggio.
Tali piani comprendono investimenti in beni materiali e immateriali riferiti a:
a) veicoli e attrezzature per le attività forestali, con l’esclusione di strumenti di piccole dimensioni, materiali di consumo e motoseghe;
b) mezzi di trasporto, macchinari, impianti e attrezzature utilizzati nella lavorazione del legno;
c) soluzioni software e dispositivi hardware che abbiano una connessione diretta con il processo di innovazione tecnologica e digitale dell’impresa.
Per essere considerate ammissibili, le spese elencate devono essere pertinenti e utili all’attività dell’azienda, dedicate esclusivamente al progetto per il quale si richiede l’agevolazione, registrate secondo le normative contabili e fiscali in vigore, ed effettuate tramite uno o più conti correnti ordinari intestati all’impresa, con modalità che garantiscano la completa tracciabilità e il collegamento diretto con la fattura o ricevuta corrispondente.
Spese escluse
Non rientrano tra le spese ammissibili:
- l’acquisto di macchinari, impianti o attrezzature usati,
- le spese operative e di gestione,
- le spese notarili,
- le imposte e tasse,
- l’acquisto di scorte,
- i costi relativi alla produzione di beni destinati all’uso energetico.
L’IVA può essere considerata ammissibile solo se rappresenta un costo reale e non recuperabile per l’impresa.
Inoltre, non sono ammesse le spese relative a beni singoli con valore inferiore a 500 euro (IVA esclusa) e i costi per lavorazioni effettuate internamente.
Condizioni
I progetti di investimento descritti devono rispettare le seguenti condizioni:
- le spese devono essere comprese tra un minimo di 50.000,00 euro e un massimo di 600.000,00 euro;
- l’avvio dei progetti deve avvenire solo dopo la presentazione della domanda per ottenere le agevolazioni. Si considera come “inizio del progetto” la data riportata sul primo documento di spesa ritenuto valido ai fini dell’agevolazione;
- i programmi devono essere conclusi entro un termine massimo di 12 mesi dalla data in cui viene emanato il provvedimento di concessione degli incentivi. La “data di conclusione” coincide con quella indicata sull’ultima spesa ritenuta ammissibile.
Entro 15 giorni dalla conclusione del progetto, l’impresa beneficiaria è obbligata a trasmettere al Soggetto gestore una comunicazione ufficiale che attesti la conclusione effettiva dell’intervento ammesso al contributo.
Tipologie e modalità di concessione delle agevolazioni
Le agevolazioni sono erogate sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, secondo le seguenti modalità:
- Per programmi di investimento con spese ammissibili fino a 300.000,00 euro, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 40% dell'importo delle spese ritenute ammissibili.
- Per programmi di investimento con spese ammissibili superiori a 300.000,00 euro e fino a 600.000,00 euro:
- Per la parte fino a 300.000,00 euro:
- Viene concesso un contributo a fondo perduto nella misura del 40%, come previsto per gli investimenti di importo inferiore.
- Per la parte eccedente i 300.000,00 euro e fino al tetto massimo di 600.000,00 euro:
- È previsto un finanziamento agevolato pari al 70% dell’importo delle spese rimanenti.
- Per la parte fino a 300.000,00 euro:
Sono previste delle maggiorazioni delle percentuali in alcune situazioni.
Modalità di accesso alle agevolazioni
I soggetti che intendono richiedere le agevolazioni possono accedervi in base all’ordine di presentazione delle domande, e solo fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le richieste di agevolazione devono essere inviate esclusivamente per via telematica, utilizzando la piattaforma digitale fornita dal Soggetto gestore nella sezione dedicata del proprio sito web.
La modulistica necessaria, insieme all’elenco dei documenti da allegare alla domanda, sarà resa disponibile con adeguato anticipo rispetto alla data di apertura dello sportello, tramite il sito internet del medesimo Soggetto gestore.
Le domande presentate in modalità diversa da quella elettronica non saranno considerate valide.
I termini di apertura e chiusura per la presentazione delle domande saranno definiti dal Ministero tramite apposito provvedimento, che sarà pubblicato entro 60 giorni dall’adozione del presente decreto.
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