730 precompilato, due giorni al debutto. Rebus sui costi
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 13 aprile 2015
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Mancano solo due giorni al debutto del modello 730 precompilato. Da mercoledì 15 aprile, infatti, si potrà scaricare il modello dal sito web dell’Agenzia delle Entrate, grazie al Pin di Fisconline. In alternativa, il contribuente potrà utilizzare il Pin dell’Inps dal sito dell’Istituto oppure sempre da quello delle Entrate.
Sono circa 20milioni i contribuenti che potranno accedere alla precompilata, perché in possesso delle credenziali giuste, e che a questo punto devono decidere se farlo direttamente da soli, oppure rivolgersi ai professionisti abilitati e ai Caf.
Il fai da te
I contribuenti più esperti possono decidere per il cosiddetto “fai da te”, controllando direttamente online la propria dichiarazione precompilata. In tal caso non vi è alcun costo da sostenere.Il contribuente, una volta visualizzata la propria dichiarazione, se la ritiene corretta, la può stampare direttamente e poi inoltrarla all’Amministrazione finanziaria entro il prossimo 7 luglio.
Chi presenta direttamente il modello dal sito dell’Agenzia deve compilare le schede per l’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef anche se non si effettua la scelta e deve indicare i dati del sostituto d’imposta.
Agendo personalmente, il contribuente deve accertarsi che i dati riportati nel modello precompilato siano completi e corretti. Se la verifica dà esito positivo, il modello si considera accettato, anche se vengono fatte alcune piccole modifiche che riguardano solo alcuni dati (cambio del domicilio nell’ambito dello stesso comune) che comunque non modificano né il reddito né le imposte. Nel caso in cui, invece, il contribuente deve intervenire ad integrare il proprio modello 730, aggiungendo parte di reddito oppure detrazioni, verrà messo a disposizione un nuovo Modello 730 e un nuovo 730-3.
Gli intermediari abilitati
Cospicuo è il numero dei contribuenti che decide di affidarsi a professionisti e Caf. Il 730 può essere presentato anche al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) se quest’ultimo ha comunicato entro il 15 gennaio di prestare assistenza fiscale.A tali soggetti deve, così, essere stata consegnata la delega con la copia dei documenti per permettere loro di scaricare il modello precompilato e il modello 730-1 dei loro clienti.
Gli intermediari, prima della data di invio del modello all’Agenzia delle Entrate, devono consegnare ai loro clienti (lavoratori dipendenti e pensionati) una copia della dichiarazione elaborata e il prospetto di liquidazione, modello 730-3, con l’indicazione del rimborso che sarà versato o delle somme che saranno trattenute in busta paga o dalla pensione.
Ovviamente l’aiuto dell’intermediario ha un costo. Con il modello 730 precompilato, infatti, scompare la trasmissione gratuita del cartaceo “autocompilato”, dato che quasi tutti i centri di assistenza chiedono un contributo, seppur minimo.
La situazione ottimale che si potrebbe incontrare è quella che vede una sorta di tariffario con prezzi stabiliti a priori e uguali per tutti i clienti: con un tariffa stabilita per il 730 e una per il 730 congiunto, con possibilità di riduzioni per gli iscritti e gli associati.
Ma non sarà sempre così semplice: vi saranno casi di tariffe differenziate per servizio reso e anche in funzione della variabile territoriale. Il prezzo potrebbe così variare da un minimo di 30/40 euro fino ad arrivare a 110 euro.
- Il Sole 24 Ore del 12 aprile 2015 - Norme e Tributi, p. 15 - Nel 730 precompilato modifica quasi obbligata per gli sconti fiscali - Milano, Parente
- Il Sole 24 Ore, p. 5 - La tariffa può salire se ci sono detrazioni e immobili extra
- Il Sole 24 Ore, p. 5 - Quattro strade per il 730 precompilato - Dell’Oste, Finizio, Uva
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