Diritto Penale

Reati societari, sanzioni al raddoppio

12/03/2005 Il Ddl sulle "Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari", approvato dalla Camera in data 3 marzo 2005, dispone, tra l'altro, l'inasprimento delle sanzioni amministrative a carico delle società e degli enti che commettano violazioni come la falsa comunicazione sociale, il falso in prospetto (con o senza danno patrimoniale), il falso nelle relazioni e nelle comunicazioni delle società di revisione (con o senza danno patrimoniale), la formazione fittizia del...
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Mini-stretta sul falso in bilancio

04/03/2005 La Camera dei Deputati ha approvato ieri, 3 marzo 2005, il disegno di legge sul risparmio. Il testo normativo reca rilevanti novità anche in materia di false comunicazione sociali, reato punito dall'articolo 2621 del Codice civile (ipotesi contravvenzionale in assenza di danni in capo a soci o creditori) e dall'articolo 2622 dello stesso Codice civile (ipotesi delittuosa in caso di danno in capo a soci o creditori).
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Cresce l'Italia dei reati finanziari

09/02/2005 Secondo la Guardia di Finanza, nel 2004 vi sono stati incrementi a due cifre per i casi di reati societari quali per esempio le violazioni societarie e la bancarotta. Per reati economici si intendono quei reati che, se realizzati da un operatore economico, lo pongono in una condizione di ingiustificato vantaggio rispetto a coloro che operano nel mercato rispettando le regole. Riguardo agli incrementi, si rileva nel 2004 una crescita dei reati societari pari al 36% rispetto all’anno precedente,...
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Reati fiscali più duri

07/02/2005 La Corte di Cassazione, nella sentenza del 25 gennaio, n. 1994, ha stabilito che un fatto punibile ai sensi della precedente ipotesi di frode fiscale (articolo 4, lettera f) della legge n. 516/82) resta sanzionabile se integra gli estremi della nuova disposizione di cui all'articolo 3, del dlgs n. 74/2000, attraverso l'utilizzo di una documentazione contabile per giustificare false dichiarazioni dei redditi al fine di lucrare un'evasione d'imposta superiore alle soglie.
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Omesse ritenute, torna il reato

02/01/2005 L'articolo 1, comma 414, della Finanziaria 2005 (legge 311/2004) prevede che sia punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi le ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituti, entro il termine previsto per la dichiarazione annuale dei sostituti d'imposta. La sanzione penale scatta nel caso in cui il mancato versamento superi i 50.000 euro per ciascun periodo d'imposta. Il reato è doloso (dolo generico) qualora si ravvisi la volontà, in presenza della...
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