Welfare to work. Istruzioni per le imprese che assumono lavoratori ammessi al sussidio

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L’incentivo riconosciuto alle imprese che assumono lavoratori ammessi al sussidio previsto dal Piano di intervento nazionale Azione di Sistema Welfare to work 2012-2014” è pari agli importi mensili del sussidio non ancora maturati dal lavoratore alla data di assunzione ed è corrisposto dall’Inps in un’unica soluzione in sede di conguaglio dei contributi dovuti dall’impresa relativamente ai propri lavoratori dipendenti.

A ricordarlo lo stesso Ente di previdenza nazionale, nel messaggio n. 5791 del 3 luglio 2014.

I beneficiari dell’incentivo

L’Inps ricorda che possono godere dell’incentivo le imprese che assumono i lavoratori destinatari del sostegno del reddito con contratto a tempo indeterminato o a termine superiore a 12 mesi, anche con contratto part time, purchè con orario di lavoro non inferiore a 20 ore settimanali.

L’incentivo è riconosciuto anche in caso di proroga di un precedente rapporto a tempo determinato, di durata inferiore a sei mesi, se la durata complessiva supera i dodici mesi, oltre che in caso di trasformazione a tempo indeterminato, intervenuta entro i primi sei mesi.

L’impresa che assume un lavoratore titolare del sussidio non inoltrerà la richiesta dell’incentivo all’Inps, ma si rivolgerà ad un ufficio indicato dalla Regione.

La Regione, dopo aver effettuato tutti gli accertamenti istruttori, arriverà alla decisione finale di ammettere oppure no l’impresa richiedente all’incentivo.

L’Inps, nel messaggio in oggetto, fornisce le indicazioni operative ed illustra le modalità per la richiesta e la fruizione del beneficio.
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