Truffa da acquisti fittizi con finanziamento agevolato
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 30 settembre 2011
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E' stata confermata dai giudici di Cassazione – sentenza n. 35355 del 29 settembre 2011 - la misura cautelare della custodia in carcere disposta in capo ad un imprenditore accusato di truffa per aver chiesto ed ottenuto un finanziamento agevolato ai sensi della Legge n. 1329/1965, cosiddetta “Legge Sabatini”, per l'acquisto di macchinari industriali risultati, di fatto, inesistenti.
Aderendo alle argomentazioni del Tribunale del riesame di Catanzaro, la Corte di legittimità ha sostenuto che potesse ritenersi sussistente il reato contestato in considerazione del fatto che l'istituto di credito, prima, e l'ente pubblico agevolatore, poi, erano stati “indotti in errore dai documenti prodotti e dalle false attestazioni di conformità della cancelleria del Tribunale circa l'esistenza degli acquisti, in realtà fittizi, e della sussistenza dei requisiti per poter usufruire del contributo agevolato”.
In tale contesto, poiché i finanziamenti erano stati erogati in riferimento a beni inesistenti, “gli stessi non potevano e non possono in alcun modo costituire alcuna garanzia di quanto indebitamente erogato”.
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