Sostegni bis. Dalla bozza spunta un nuovo contributo a fondo perduto
Pubblicato il 04 maggio 2021
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
Un nuovo contributo a fondo perduto per le partite Iva da affiancare a quello esistente. E’ quanto presente nella bozza del nuovo Decreto Sostegni bis che si appresta ad atterrare sul tavolo del Consigli dei Ministri questa settimana.
Ma i parlamentari sono al lavoro anche sul primo Decreto Sostegni: tra le misure, l’esenzione della prima rata Imu per attività commerciali e turistiche che nel 2020 hanno subito un calo del fatturato del 30% rispetto al 2019.
Sostegni bis: contributo per le chiusure del 2021
Rivisitazione per il contributo a fondo perduto del Sostegni numero uno: questo per consentire un ristoro che tenga conto degli effetti economici provocati dalle restrizioni del 2021, finora non contemplati.
Il parametro è sempre il calo del fatturato del 30%.
Gli interventi sono, dunque, due.
Il primo ricalca sostanzialmente il contributo del primo decreto Sostegni: coloro che avevano legittimamente diritto alla percezione del contributo previsto dall'articolo 1 del DL n. 41/2021 (perdita media mensile maturata fra 2020 e 2019), possono ottenere un importo identico a quello precedente senza necessità di presentare nuove istanze.
Il nuovo contributo a fondo perduto, invece, prende in considerazione un diverso periodo che inizia dal 1° aprile 2020 ed arriva fino al 31 marzo 2021.
Il calo di fatturato medio mensile viene valutato in questo intervallo di tempo rispetto al periodo 1 aprile 2019 - 31 marzo 2021; questo permette di aiutare sia coloro che non rientravano nei parametri del Sostegni1 e sia coloro che, pur avendo diritto al primo contributo, hanno avuto più riduzione di fatturato e quindi possono percepire un importo superiore rispetto al DL 41.
In sostanza, chi ha percepito il primo contributo a fondo perduto (Dl n. 41/2021), a fronte della perdita di fatturato, potrà vedersi attribuito un aiuto uguale; in alternativa, potrà percepire un importo superiore sulla base di un orizzonte temporale diverso.
Se rientra in ambedue le ipotesi, la norma del Sostegni bis prevede che il contributo già riconosciuto in base alla prima istanza si scomputa da quello che può essere riconosciuto in base alla nuova istanza. Nel momento in cui viene stimato un importo inferiore a quanto competerebbe sulla base del riconoscimento automatico, la domanda non sarà presa in considerazione ma sarà erogato lo stesso importo ex DL n. 41.
Sostegni1. Stop prima rata Imu per attività commerciali
Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato lavorano alacremente sui correttivi del Decreto Sostegni di marzo per arrivare ad inviare il testo all’Aula giovedì prossimo.
Arriva il bis dell’esenzione della prima rata Imu per le attività commerciali e turistiche che nel 2020 hanno subito un calo del fatturato del 30% rispetto al 2019. Si chiede, però, che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività ricettive e commerciali colpite dalla crisi.
Ancora, spunta un aiuto a bar, ristoranti e altri esercizi pubblici che sfruttano spazi esterni: viene estesa fino al 31 dicembre 2021 l’esenzione dal nuovo canone unico per l’occupazione di suolo pubblico.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: