Regole Cfc all’estero su estero
Autore: eDotto
Pubblicato il 12 novembre 2008
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L’interpellante, una società italiana controllante di una società commerciale svizzera, chiede alle Entrate – risoluzione 427 del 10 novembre – la disapplicazione della tassazione per trasparenza degli utili prodotti dalle partecipate con domicilio in territori della black list (articolo 167 Tuir). La controllata estera distribuisce prodotti che acquista e rivende sempre al di fuori del territorio svizzero, avvalendosi di una struttura organizzativa nel Paese di residenza, ma senza alcuna reale interrelazione con esso. L’Amministrazione finanziaria non consente la disapplicazione del regime “Cfc” (Controlled foreign companies) per le società dei paradisi fiscali che svolgono attività “estero su estero”. La controllata, che ha ottenuto attraverso un ruling con il Fisco svizzero un regime fiscale privilegiato assimilabile a quello delle società “ausiliarie” indicate nel decreto ministeriale 21 novembre 2001 (black list), va ricompresa tra i soggetti esteri sottoposti al regime delle Cfc.
- ItaliaOggi, p. 42 – Non basta l’organizzazione per superare le cfc - Felicioni
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