Qualche giorno alla scadenza per l'emersione

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L’operazione scudo fiscale si perfeziona il 15 dicembre 2009. Entro questa data, il contribuente che ha detenuto all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale, deve il 5 per cento sull’ammontare delle attività oggetto di emersione.

L’operazione si perfeziona anche il 31 dicembre 2010 (“deadline”, termine ultimo). Entro questa seconda data potrà, infatti, avvenirne il completamento nel caso che gli intermediari si siano imbattuti in difficoltà operative, nell’ipotesi cioè che non sia possibile concludere “per cause oggettive non dipendenti dalla volontà dell’interessato”.

Dall’articolo 2, comma 225, del maxiemendamento al Ddl Finanziaria per il 2010, appena licenziato dalla commissione Bilancio, giungono nuovi termini entro cui poter pure effettuare la rivalutazione delle partecipazioni, evenienza da considerare nella determinazione del valore delle partecipazioni detenute illegalmente oltre frontiera da regolarizzare. Avendo però cura di soddisfare le condizioni che la partecipazione sia posseduta al 1° gennaio 2010; che sul valore rivalutato sia corrisposta una somma del 2 o 4 per cento, a seconda che la partecipazione sia o non sia qualificata; che sia redatta una perizia di stima entro il 31 ottobre 2010; che, non oltre questa stessa data, sia effettuato il pagamento del dovuto, in unica soluzione o in tre rate annuali con scadenza al 2012 (versando gli interessi del 3 per cento l’anno); deve infine trattarsi di partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati.

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