Niente attenuante dello stato d’ira se la condotta violenta è abituale

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Secondo i giudici della Corte di cassazione – sentenza n. 25 depositata il 2 gennaio 2013 – la circostanza attenuante dello stato d'ira derivata dal comportamento altrui non può essere invocata dal marito che sia solito reiterare episodi di violenza e vessazione nei confronti della moglie.

Nella specie, la Suprema corte ha escluso che potesse essere tenuta in considerazione l’attenuante dello stato d’ira invocata da un uomo in considerazione del comportamento tenuto da quest’ultimo e caratterizzato da sistematicità e abitualità nel ripetere episodi di violenza fisica e verbale nonché sopraffazione sistematica nei confronti della coniuge.
Anche in
  • Il Sole-24Ore, Norme e Tributi – Notizie in Breve, p. 16 - Lo stato d'ira non copre le violenze

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