Modelli 730 e 770/2025, online le bozze. Tutte le novità per la dichiarazione dei redditi

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Modelli 730 e 770/2025, online le bozze. Tutte le novità per la dichiarazione dei redditi

Dal 14 gennaio 2025 sono disponibili online sul sito dell’Agenzia delle Entrate le bozze dei modelli dichiarativi per l’anno d’imposta 2024. Tra i documenti pubblicati figurano le versioni preliminari del Modello 730/2025 e del Modello 770/2025, corredate dalle relative istruzioni. Queste bozze rappresentano un’anteprima delle principali novità normative introdotte per la prossima stagione dichiarativa, offrendo a cittadini e operatori fiscali l’opportunità di esaminare in anticipo le modifiche apportate e prepararsi agli adempimenti fiscali in vista dell’approvazione definitiva dei modelli.

Le modifiche mirano a semplificare la compilazione e l’accesso ai benefici fiscali, ampliando le possibilità di utilizzo del modello 730 e rendendo il sistema fiscale più accessibile ed efficiente per tutti i contribuenti coinvolti.

Analizziamo, nel dettaglio, quali sono le principali modifiche introdotte nelle bozze dei modelli 730 e 770 per il periodo d’imposta 2024.

Modello 730/2025, tutte le novità

Come si legge nel comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate del 14 gennaio 2025, le principali novità del 730/2025 riguardano innanzitutto il fatto che, dall’anno 2025, i contribuenti non titolari di partita Iva potranno utilizzare il modello anche per indicare i redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva, che prima dovevano necessariamente transitare per Redditi.

Pertanto, tra le principali modifiche e aggiornamenti vi è da segnalare:

  • i nuovi quadri M e T che permettono di includere i redditi a tassazione separata;
  • la rimodulazione delle aliquote IRPEF;
  • il regime agevolativo per redditi dominicali e agrari;
  • le nuove regole per locazioni brevi;
  • l’introduzione del “bonus tredicesima";
  • nuove regole per i regimi agevolativi e detrazioni specifiche per lavoratori impatriati e personale della sicurezza.

Vediamo, di seguito, cosa cambia nel modello precompilato 730/2025.

Delega fiscale: l’attuazione nei Quadri M e T del Mod. 730/2025

Con l’introduzione dei nuovi quadri M e T nella bozza del Modello 730/2025, si concretizza uno degli obiettivi principali della delega fiscale (Dlgs n. 1/2024), che mira a estendere l’utilizzo della dichiarazione semplificata a tutti i contribuenti non titolari di partita Iva. Questo ampliamento consente ora di dichiarare redditi precedentemente esclusi dal Modello 730, tra cui quelli a tassazione separata, soggetti a imposta sostitutiva o derivanti da plusvalenze di natura finanziaria.

Il quadro M è stato progettato per accogliere una vasta gamma di redditi, come risarcimenti, rimborsi di oneri dedotti o detratti, redditi percepiti dagli eredi, plusvalenze da cessione o esproprio di terreni edificabili, e compensi per lezioni private. Inoltre, include redditi che finora richiedevano il Modello Redditi, come indennità di fine rapporto per agenti, notai e sportivi, bonus e stock option per dirigenti e collaboratori di imprese finanziarie.

Il quadro T, invece, è specificamente dedicato alle plusvalenze di natura finanziaria soggette a imposta sostitutiva. Tra queste rientrano le cessioni di partecipazioni (qualificate e non qualificate), metalli preziosi, monete e criptoattività con un valore superiore a 2.000 euro. Questo quadro consente inoltre di compensare eventuali minusvalenze e di indicare i dati relativi alla rideterminazione del costo fiscale.

NOTA BENE: Grazie a queste innovazioni, il Modello 730/2025 diventa uno strumento più inclusivo, eliminando la necessità di utilizzare il Modello Redditi PF per numerosi redditi delle persone fisiche non titolari di partita Iva. Rimangono esclusi dal 730 solo i redditi indicati nel terzo fascicolo del Modello Redditi, consolidando l’efficienza e l’accessibilità del sistema dichiarativo per i contribuenti.

Rimodulazione delle aliquote IRPEF e scaglioni di reddito

Il Modello 730/2025 introduce le novità relative al nuovo sistema di tassazione IRPEF, che passa da quattro a tre aliquote, in conformità con il sistema 2024 di detrazioni previsto dal decreto “Adempimenti”. Questa modifica, progettata per semplificare e rendere più equa la struttura fiscale, prevede:

  • accorpamento dei primi due scaglioni di reddito: per i redditi fino a 28.000 €, l’aliquota scende al 23%, rispetto al 25% previsto in precedenza;
  • conferma delle aliquote restanti: il secondo scaglione parte da 28.001 € con un’aliquota del 35%, mentre il terzo rimane invariato al 43% per i redditi superiori a 50.000 €.

Questo intervento comporta un risparmio fiscale per i contribuenti con redditi medi e bassi.

Tuttavia, per i redditi superiori a 50.000 euro, è stata introdotta una misura compensativa. Le istruzioni del modello 730/2025 evidenziano che, per l’anno 2024, i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro subiranno una riduzione di 260 euro sull’ammontare della detrazione spettante dall’imposta lorda. Questa riduzione si applica esclusivamente agli oneri detraibili al 19%, con alcune eccezioni importanti: rimangono integralmente detraibili le spese sanitarie, le erogazioni liberali a favore dei partiti politici e i premi assicurativi per la copertura del rischio di eventi calamitosi.

L’effetto complessivo delle modifiche punta a incentivare i redditi medi, semplificando al contempo il calcolo dell’imposta. Le istruzioni del modello evidenziano anche l’impatto sul sistema delle detrazioni, ribadendo la centralità di queste misure nell’ottica di equità fiscale.

Regime agevolativo per redditi dominicali e agrari e tassazione plusvalenze Superbonus

Il Modello 730/2025 introduce un nuovo regime agevolativo per i redditi dominicali e agrari, pensato per supportare coltivatori diretti e imprenditori agricoli. Per gli anni 2024 e 2025, questi redditi concorreranno alla formazione del reddito complessivo secondo diverse percentuali agevolate, offrendo un vantaggio fiscale significativo alle categorie coinvolte. Questa misura è parte delle politiche di incentivazione per il settore agricolo, mirate a favorire la sostenibilità economica delle attività legate alla produzione primaria.

Inoltre, nel quadro D, dedicato ai redditi diversi, viene introdotta una novità importante: la tassazione delle plusvalenze immobiliari derivanti dalla cessione di immobili ristrutturati con il Superbonus, nei casi in cui la vendita avvenga entro dieci anni dalla conclusione degli interventi agevolati. Sono esclusi da questa tassazione gli immobili acquisiti per successione e quelli destinati a prima casa per la maggior parte del periodo antecedente alla cessione.

Il regime prevede che:

  • per le vendite entro i primi cinque anni, non sia possibile dedurre le spese agevolate dalle plusvalenze;
  • per le vendite tra il quinto e il decimo anno, sia invece consentita una deduzione pari al 50% delle spese agevolate sostenute.

Questa misura punta a bilanciare gli incentivi fiscali concessi con il Superbonus, garantendo che i benefici siano compatibili con il principio di equità fiscale nel caso di rivendita degli immobili ristrutturati.

Mod. 730/2025, nuove regole per le locazioni brevi

Con la Legge di Bilancio 2024, il regime fiscale delle locazioni brevi subisce un importante aggiornamento: l’aliquota dell’imposta sostitutiva passa dal 21% al 26% per i contratti di locazione di immobili a uso abitativo con durata non superiore a 30 giorni. Tuttavia, è prevista una deroga per i contribuenti che affittano più immobili: sarà possibile applicare l’aliquota ridotta al 21% su uno degli immobili, a scelta, da indicare nella dichiarazione dei redditi.

Questa novità si riflette nel quadro B del Modello 730, dove sono stati introdotti tre codici nella colonna dedicata alla “cedolare secca” per distinguere tra locazioni ordinarie, locazioni brevi tassate al 26% e locazioni brevi tassate al 21% per l’immobile scelto. Inoltre, nel quadro D, appositi codici permettono di identificare chiaramente queste diverse aliquote, rendendo più trasparente la gestione fiscale dei redditi da locazioni brevi.

Novità sul Bonus tredicesima e regimi agevolativi

Debutta nel Modello 730/2025 il Bonus tredicesima (o Natale), un’indennità di 100 euro riconosciuta per il 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro e almeno un figlio a carico. L’importo, proporzionato ai giorni di lavoro effettivi, non concorre alla formazione del reddito complessivo, rappresentando un beneficio fiscale concreto per le famiglie con figli.

Accanto a questa misura, sono state aggiornate le regole relative ai regimi agevolativi e alle detrazioni specifiche per alcune categorie di lavoratori:

  • Lavoratori impatriati: per coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, sono confermate agevolazioni che incentivano il rientro, con ulteriori chiarimenti normativi per estendere i benefici a situazioni specifiche.
  • Personale della sicurezza e difesa: è stata rideterminata la detrazione spettante, tenendo conto delle peculiarità e delle condizioni di lavoro di questa categoria, con l’obiettivo di offrire un supporto fiscale migliorato e personalizzato.

Questi interventi riflettono l’impegno del legislatore nel sostenere i lavoratori in condizioni particolari, sia attraverso incentivi per il rientro nel Paese che mediante la valorizzazione del contributo delle forze dell’ordine e del comparto difesa.

Infine, la bozza del Modello 730/2025 recepisce le aliquote in vigore dal 2024 per l’Ivie, relativa al valore degli immobili situati all’estero, fissata all’1,06%, e per l’Ivafe, applicata ai prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato, con un’aliquota pari al 4 per mille annuo. Tali disposizioni sono specificamente integrate nelle sezioni del modello dedicate alla liquidazione di queste imposte.

Principali novità del Modello 770/2025

La bozza del Modello 770/2025 introduce una serie di aggiornamenti significativi per i sostituti d’imposta (datori di lavoro ed enti pensionistici), adeguandosi alle ultime disposizioni normative e migliorando la gestione delle comunicazioni fiscali relative al 2024. Oltre ai consueti dati su ritenute, versamenti e compensazioni, le novità principali includono:

  • introduzione del Bonus Natale: tra i crediti esposti figura quello relativo al bonus Natale di 100 euro, erogato insieme alla tredicesima ai dipendenti con un figlio a carico e redditi fino a 28.000 euro. Questo credito, destinato a sostenere le famiglie, è stato integrato nei prospetti del modello per una gestione fiscale semplificata. Nel quadro SX, dedicato al riepilogo delle compensazioni, è stata integrata la gestione dei crediti derivanti da questo bonus, garantendo chiarezza e trasparenza nell’esposizione dei dati;
  • semplificazione dei quadri ST e SV: i quadri dedicati ai versamenti e alle trattenute sono stati alleggeriti rispetto agli anni precedenti. Ad esempio, è stata eliminata la nota con codice N, precedentemente utilizzata per operazioni societarie senza estinzione. È stata introdotta la nuova nota M per amministrazioni statali che effettuano il conguaglio fiscale entro due mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro;
  • tributi sospesi: le note specifiche legate alle sospensioni per emergenze sanitarie, come Covid e influenza aviaria, sono state rimosse. Per eventuali tributi sospesi residui al 1° gennaio 2025, è stato istituito il nuovo codice 20, che consente una rendicontazione più chiara e semplificata;
  • addizionali regionali: è stata eliminata l’indicazione del codice della regione destinataria nel prospetto delle addizionali regionali, riducendo ulteriormente la complessità nella compilazione;
  • crediti speciali: è confermata l’esposizione dei trattamenti integrativi per i lavoratori del settore turistico, della ristorazione e termale, relativi a prestazioni di lavoro notturno e straordinario effettuate nel primo semestre del 2024.

Nuove scadenze di trasmissione

Inoltre per quanto riguarda la trasmissione del Mod.770/2025 è da evidenziare che:

  • la trasmissione telematica del Modello 770 è confermata al 31 ottobre 2025;
  • le certificazioni dei redditi di lavoro autonomo professionale devono essere inviate entro il nuovo termine del 31 marzo, introdotto dal Decreto legislativo n. 108/2024.

Queste modifiche, oltre a rendere più agevole la compilazione del modello, garantiscono una gestione più efficiente e chiara delle informazioni fiscali, preparandosi alla trasmissione telematica e al rispetto delle scadenze previste.

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