Misura cautelare stringente in capo all'indagato per stalking
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 10 settembre 2013
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E' stata confermata da parte dei giudici di Cassazione – sentenza n. 36887 del 9 settembre 2013 – la misura cautelare irrogata contro un uomo, indagato per stalking nei confronti della ex moglie, e consistente nel divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla donna e dalle figlie della coppia, in particolar modo alla scuola delle minori, e di comunicare con la persona offesa e con i familiari conviventi di quest'ultima.
I giudici di legittimità, in particolare, hanno ritenuto che, nella specie, non vi fosse alcuna compressione ingiustificata della libertà del ricorrente, come per contro lamentata dalla difesa di quest'ultimo. Parimenti non poteva affermarsi l'esistenza di una “vuota indeterminatezza” delle modalità applicative della misura; ed infatti, fermo restando che gli era proibito transitare in una via determinata ed in prossimità della scuola delle minori, egli poteva recarsi dove voleva, salvo doversene allontanare qualora avesse incontrato – anche imprevedibilmente – le persone da tutelare.
- ItaliaOggi, p. 24 – Stalking, vittime superprotette - D'Alessio
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 21 - Divieto di stalking senza il limite per luoghi «precisi» - Negri
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