Mediazione ad un anno dall’obbligatorietà. I dati di Unioncamere

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Il capo dell'ufficio legislativo del Ministero della giustizia, Augusta Iannini, intervenendo, il 20 marzo, al convegno organizzato da Unioncamere a Roma sui risultati della conciliazione ad un anno dalla sua obbligatorietà, ha sollecitato gli organismi di conciliazione accreditati ad autoregolamentarsi e dotarsi autonomamente di codici di qualità professionale “partendo da quei requisiti minimi stabiliti in precedenza dal legislatore”. Allo stato - sottolinea il rappresentante del ministero – non è, infatti, possibile né introdurre modifiche normative, né lasciare che sia il mercato a dettare le regole.

Dai dati illustrati nel corso del convegno è emerso che sono circa 3.800 i soggetti che, nell’anno di vigenza, hanno concluso un accordo davanti ad un mediatore di una Camera di commercio. In media il procedimento di mediazione è durato 56 giorni contro i 1.032 occorsi in costanza di procedure tradizionali.

Nel frattempo, il Consiglio nazionale forense ribadisce la non contrarietà dell’avvocatura alla mediazione in sé quanto piuttosto alla previsione della sua obbligatorietà. Del resto – continua il Cnf – anche i principi provenienti dal diritto comunitario e dall'esperienza di tutti i Paesi dell'Unione contemplano un istituto di conciliazione in cui è determinante la volontà delle parti.
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