Manovra 2025: nuove risorse dal Cpb, arriva la sanatoria precompilata
Pubblicato il 11 ottobre 2024
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La caccia alle risorse per la nuova Manovra di bilancio 2025 è entrata in una fase decisiva, con l’obiettivo di evitare l'imposizione di "nuovi sacrifici" ai cittadini italiani, come promesso dalla premier Giorgia Meloni.
Nel Consiglio dei Ministri previsto per lunedì 14 ottobre 2024 (non ancora ufficialmente confermato) verranno affrontati temi cruciali per la Legge di Bilancio 2025. All’ordine del giorno vi è l’approvazione di un nuovo decreto Anticipi, insieme all’esame del Documento Programmatico di Bilancio (DPB). Quest'ultimo rappresenta una tappa fondamentale verso la presentazione della manovra economica, con linee guida che devono essere inviate alla Commissione Europea entro il 15 ottobre.
Il DPB definirà gli obiettivi di saldo di bilancio, con proiezioni su entrate e spese, e sarà accompagnato da importanti misure di copertura finanziaria. Tra queste, i 9 miliardi di deficit, ottenuti attraverso tagli alle tax expenditures, il riallineamento delle accise su carburanti, e risorse provenienti dall'introduzione della global minimum tax e dall'abrogazione dell'Ace, oltre a circa 1,5 miliardi previsti dal concordato biennale. Queste risorse saranno cruciali per finanziare la riforma dell'Irpef e altre riduzioni fiscali.
Il decreto Anticipi, invece, comprenderà misure per anticipare spese previdenziali e altre necessità di bilancio, anche se le cifre in gioco saranno inferiori rispetto al 2023. Si attende, inoltre, un dibattito sulla sanità, con un aumento di fondi di 2-2,5 miliardi per il 2025, mentre la spending review sarà un altro elemento chiave, con l’obiettivo di tagliare ulteriormente la spesa pubblica di circa 2 miliardi.
Un altro modo pensato dall’Esecutivo per “cacciare” risorse necessarie per la Legge di Bilancio 2025 è quello di rendere allettante per i contribuenti l’adesione al Concordato preventivo biennale.
Così, sempre lunedì 14 ottobre 2024, è attesa una grande novità in materia di CPB, con l’arrivo della cosiddetta sanatoria precompilata. Ma procediamo per gradi.
Decreto Omnibus: sanatoria fiscale per il concordato preventivo biennale
L'articolo 2-quater, introdotto durante la fase di conversione del decreto legge Omnibus (Dl n. 113 del 9 agosto 2024, convertito dalla Legge n. 143/2024), offre ai soggetti che hanno applicato gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) e che intendono aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) entro il 31 ottobre 2024, la possibilità di usufruire di un regime speciale di ravvedimento.
Questa sanatoria fiscale specificatamente collegata al CPB offre un'opportunità ai contribuenti di regolarizzare le loro pendenze fiscali per gli anni 2018-2022. Pertanto, l'adesione al CPB è una condizione indispensabile per accedere alla sanatoria sui periodi fiscali pregressi, sebbene resti facoltativa per chi intende regolarizzare tali anni.
Tale misura è stata pensata dal Governo per aumentare il gettito fiscale, fondamentale per reperire risorse utili al finanziamento della Legge di Bilancio 2025.
Uno degli aspetti chiave della sanatoria è l'imposizione di una "imposta sostitutiva" parametrata al punteggio ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità), un meccanismo che consente di regolarizzare le somme non dichiarate in modo proporzionale all'affidabilità fiscale del contribuente. In sostanza, le partite IVA interessate potranno beneficiare di una modalità semplificata per sanare i redditi evasi, con aliquote variabili tra il 10% e il 15%, applicate in base al livello di affidabilità fiscale risultante dagli ISA.
Il Decreto Omnibus, però, non solo introduce questo “ravvedimento speciale” per chi aderisce al Concordato, ma estende anche i tempi per effettuare i controlli da parte dell'Amministrazione Finanziaria, assicurando una gestione più agevole delle pratiche da parte dei contribuenti e dei loro consulenti fiscali. Il ravvedimento speciale rappresenta, quindi, una soluzione vantaggiosa per chi desidera regolarizzare la propria posizione fiscale con il Fisco.
Si attende, ora, un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate che fornirà maggiori dettagli operativi riguardanti le modalità e i termini per la comunicazione delle opzioni di adesione al concordato.
CPB, il ravvedimento speciale per le partite Iva
I soggetti che potranno aderire alla sanatoria speciale prevista per il Concordato Preventivo Biennale sono principalmente le partite IVA, in particolare i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e le imprese soggette agli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). La sanatoria è riservata a coloro che hanno dichiarato un reddito inferiore rispetto a quanto previsto dai parametri di affidabilità fiscale, offrendo loro la possibilità di regolarizzare le pendenze fiscali per gli anni 2018-2022.
Tuttavia, sono esclusi dalla sanatoria i contribuenti che aderiscono al regime forfetario, poiché non soggetti agli ISA. Il meccanismo di adesione prevede un aumento della base imponibile e l'applicazione di un’imposta sostitutiva variabile, calcolata in base al punteggio ISA ottenuto.
Come funziona la sanatoria speciale per il CPB?
La sanatoria fiscale legata al Concordato Preventivo Biennale (CPB) rappresenta un'opportunità per i titolari di partita IVA di regolarizzare le somme evase tra il 2018 e il 2022, beneficiando di un meccanismo semplificato. I contribuenti possono aderire entro il 31 ottobre 2024, pagando un’imposta sostitutiva calcolata in base al loro punteggio ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità), senza dover sostenere interessi o sanzioni aggiuntive. Questa misura punta ad incentivare l'emersione di redditi non dichiarati e a offrire un modo meno gravoso per sanare la posizione fiscale.
Il funzionamento della sanatoria prevede l'applicazione di aliquote ridotte sia sui redditi aggiuntivi che verranno dichiarati per il 2024 e il 2025, sia per le annualità pregresse (2018-2022). Le aliquote applicabili variano in base all’affidabilità fiscale del contribuente, misurata con il punteggio ISA, come segue:
- punteggio ISA superiore a 8: imposta sostitutiva del 10%;
- punteggio ISA compreso tra 6 e 8: imposta sostitutiva del 12%;
- punteggio ISA inferiore a 6: imposta sostitutiva del 15%.
Regime speciale 2020-2021: in aggiunta, per il biennio 2020-2021, colpito dalle restrizioni economiche dovute alla pandemia di Covid-19, il legislatore ha introdotto uno sconto del 30% sull’imposta sostitutiva, tenendo conto delle difficoltà economiche di quei due anni.
I versamenti dovuti possono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025, o alternativamente in 24 rate mensili. Per l'anno 2018, la scadenza è anticipata al 30 novembre 2024. Inoltre, i contribuenti possono scegliere di sanare anche l’Irap con un’aliquota unica del 3,9%, completando così la regolarizzazione della propria posizione fiscale.
Sanatoria precompilata CPB, novità nel cassetto fiscale
Lunedì 14 ottobre 2024, nel "cassetto fiscale" delle partite IVA, sarà disponibile una novità significativa: una tabella precompilata che permetterà ai contribuenti di visualizzare i dati relativi alla sanatoria fiscale collegata al Concordato Preventivo Biennale.
Questa tabella, elaborata da Sogei, includerà il calcolo dell’imposta sostitutiva per gli anni fiscali 2018-2022. I contribuenti potranno scaricare i dati in formato CSV e utilizzarli per sanare le loro pendenze fiscali in modo semplice e immediato. Questo strumento è pensato per facilitare l’adesione alla sanatoria, offrendo una procedura chiara e accessibile, con l'obiettivo di incentivare la regolarizzazione delle somme evase.
L’iniziativa dell’Amministrazione finanziaria ha due obiettivi principali:
- da un lato, rendere evidenti i vantaggi offerti dal concordato, semplificando l’adesione alla sanatoria attraverso calcoli già pronti;
- dall'altro lato, si cerca di superare le richieste di proroga della scadenza, fissata al 31 ottobre 2024, come richiesto dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.
NOTA BENE: Per rendere il processo ancora più accessibile, sarà fornita una Guida alla lettura che aiuterà i contribuenti a interpretare i dati inseriti nel cassetto fiscale e ad aderire più facilmente alla sanatoria. Tutto ciò ha il fine di promuovere il concordato come uno strumento vantaggioso per regolarizzare le pendenze fiscali con il Fisco.
Cndcec, richiesta proroga del Concordato preventivo biennale
I commercialisti stanno intensificando la pressione per ottenere una proroga del termine per aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB), attualmente fissato al 31 ottobre 2024.
In una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al viceministro Maurizio Leo e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha ribadito la necessità di un differimento della scadenza. L'obiettivo è garantire più tempo per permettere ai professionisti di assistere adeguatamente i contribuenti nell’analisi della convenienza dell’adesione al concordato e nella raccolta delle informazioni necessarie, soprattutto considerando la complessità del regime e i dati pregressi da gestire.
NOTA BENE: La richiesta si basa anche sulle segnalazioni ricevute dai commercialisti, i quali evidenziano che il termine attuale è insufficiente per consentire una valutazione completa dei rischi e delle opportunità dell’adesione al CPB, soprattutto considerando le recenti modifiche introdotte con il decreto Omnibus e il fatto che il ruolo dei professionisti è essenziale per decifrare i complessi meccanismi di calcolo del concordato.
Per tali ragioni, il presidente Cndcec ha, infine, auspicato che l'Amministrazione finanziaria fornisca strumenti per semplificare la raccolta e l'elaborazione dei dati fiscali dei contribuenti, necessari per facilitare l'adesione al concordato e il corretto ravvedimento delle annualità pregresse.
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