Manovra 2025: sacrifici chiesti a tutti. Pressione per proroga Concordato biennale

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Manovra 2025: sacrifici chiesti a tutti. Pressione per proroga Concordato biennale

Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato durante un'intervista che il prossimo piano di bilancio imporrà sacrifici a tutti i livelli della società italiana per sanare le finanze pubbliche in linea con le richieste dell'Unione Europea.

Ciò coinvolgerà singoli cittadini, enti pubblici e imprese di varie dimensioni. Non sono previste esenzioni per nessuno e si sta considerando di imporre tasse sui guadagni delle imprese che hanno tratto maggiore vantaggio da condizioni di mercato favorevoli.

Questa prospettiva ha avuto un impatto negativo sulla Borsa di Milano, che ha registrato un calo significativo, il più marcato tra le borse europee.

Tuttavia non sarà replicata la tassa sugli extraprofitti delle banche.

Si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato di condizioni favorevoli esterne. Sulle modalità del loro contributo è in corso un confronto.

Ma da varie frange della maggioranza si erge lo stop a nuove tasse.

Concordato preventivo biennale

Il Ministro Giorgetti ha speso parole anche sull’adesione al concordato preventivo biennale: “Le categorie interessate dal ravvedimento e dal concordato preventivo devono accettare l'idea di dichiarare di più rispetto a quello che hanno dichiarato in passato per mettersi in regola con il fisco”.

Cndcec, serve proroga per il Cpb

Ancora, il 3 ottobre 2024 arriva dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio, una richiesta: “Per il concordato preventivo biennale è necessaria una proroga della scadenza del 31 ottobre”.

Il differimento sarebbe necessario in quanto ci sono ancora incertezze interpretative e i professionisti, che devono preparare le proposte e discuterle con i contribuenti assistiti, esprimono notevoli difficoltà a causa del limitato tempo a disposizione. Questo potrebbe portare al fallimento dell'iniziativa.

Il Presidente dei commercialisti evidenzia inoltre che, nel corso della conversione del Decreto Omnibus, è stata introdotta una normativa che consentirà ai soggetti ISA che optano per il concordato un ravvedimento speciale per gli anni dal 2018 al 2022. Questa potenziale nuova norma, che si prevede sarà approvata a breve, potrebbe giocare un ruolo cruciale nella valutazione delle proposte di concordato.

"Per queste chiare ragioni e per prevenire che il ridotto tempo disponibile impedisca ai soggetti interessati di fare le dovute valutazioni e, se necessario, di aderire alla proposta di concordato – conclude – è essenziale considerare un adeguato rinvio della scadenza attualmente prevista per il 31 ottobre. Questo non solo nell'interesse dei nostri iscritti e delle persone che assistono, ma anche per garantire che il nuovo strumento di compliance raggiunga la diffusione sperata dal legislatore."

Tuttavia, al momento, non vi è idea di un rinvio da parte del Governo: infatti, dalle adesioni che arriveranno il 31 ottobre 2024 sarà possibile  conoscere quante delle maggiori entrate potranno essere destinate alla manovra finanziaria.

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