Maltrattamenti in famiglia anche se la vittima è l'amante

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Con la sentenza n. 31121 del 15 luglio 2014, la Corte di cassazione ha ricordato che la norma di cui all'articolo 572 del Codice penale che punisce i maltrattamenti in famiglia non riguarda solo i nuclei familiari costituiti sul matrimonio, ma qualunque relazione che, per la consuetudine e la qualità dei rapporti creati all'interno di un gruppo di persone, implichi l'insorgenza di vincoli affettivi e aspettative di assistenza assimilabili a quelli tradizionalmente propri del nucleo familiare.

Il principio è stato applicato anche alla fattispecie specificamente esaminata in cui la vittima dei maltrattamenti era una donna che non era sposata con l'imputato bensì la sua amante.

Rigettata la difesa dell'uomo secondo il quale il reato contestato non avrebbe potuto ritenersi integrato in quanto lo stesso era sposato con altra donna e non avrebbe inteso convivere con la vittima, avendole semplicemente fornito un alloggio ove incontrarla con riservatezza e tranquillità.
Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi - Notizie, In breve, p. 36 - Botte all'amante? È reato in famiglia

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