L’oscuro Quadro RW
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 28 dicembre 2009
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Sin dalla sua nascita (1992) il quadro RW della dichiarazione dei redditi ha subito presentato carenze nelle istruzioni e difficoltà nella compilazione. Con lo scudo fiscale queste carenze sono diventate un problema per i molti soggetti che vi hanno aderito. Ciò sostanzialmente per due motivi: l’estensione degli obbligati alla compilazione e l’inasprimento delle sanzioni. Le istruzioni per la compilazione mancano di esempi pratici che potrebbero aiutare nel caso vi si riconosca la propria situazione. Anche sui valori da indicare non c’è chiarezza, la prassi fa indicare il costo storico ma non è chiaro, ad esempio, come regolarsi quando una transazione non è avvenuta con scambio di denaro. Altro punto che genera complicazioni è la quantità enorme di “codici operazione” da utilizzare, circa 150.
In caso di immobili, poi, dovrebbe essere chiarito cosa si intende per reddito di fonte estera che, se presente, obbliga alla compilazione del quadro. Se rappresenta il reddito conseguito all’estero comprenderebbe anche i redditi di fonte italiana percepiti all’estero. In tale ipotesi con tali redditi regolarmente dichiarati senza compilazione del quadro sussisterebbe la sanzione residuale.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 1 – Da 18 anni monitoraggio in difficoltà
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 1 – Investimenti patrimoniali in cerca di parametri chiari
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 1 – Lo scudo moltiplica i dubbi RW – a cura di Piazza
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