L’imposta straordinaria del 5% copre solo l’Iva riconducibile alle attività emerse
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 22 ottobre 2009
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“Qualora i maggiori imponibili accertati siano di importo superiore a quello delle attività regolarizzate l'organo accertatore procede alla ordinaria attività di recupero delle imposte evase sull'eccedenza, compresa l'Iva”, è quanto ha chiarito il sottosegretario all'Economia, Daniele Molgora, durante il question time del 21 ottobre 2009 in Commissione Finanze alla Camera.
Pertanto, in assenza di preclusioni generalizzate e automatiche degli accertamenti lo scudo non è in contrasto con le regole comunitarie.
Diverso dal condono del 2002, che prevedeva la rinuncia generalizzata del Governo alla riscossione dell’Iva relativa ad operazioni imponibili, lo scudo ter dispone la copertura da accertamento, anche ai fini Iva, esclusivamente per le rettifiche riconducibili alle attività emerse (“limitatamente agli imponibili rappresentati dalle somme o altre attività costituite all’estero e oggetto di rimpatrio o regolarizzazione” – circolare 43/E/2009), con la conseguenza che gli importi eccedenti saranno oggetto di accertamenti ordinari.
- ItaliaOggi, p. 39 – Molgora: lo scudo protegge dagli accertamenti Iva – Rosati
- Il Sole 24 Ore, p. 33 – Il fisco: lo scudo non è un condono – Santacroce
- Il Sole 24 Ore, p. 33 – Al 16 ottobre sostitutiva a ritmo lento
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