Legge di Bilancio 2024. Misure a favore delle imprese e degli investimenti

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Legge di Bilancio 2024. Misure a favore delle imprese e degli investimenti

La Legge n. 213 del 30 dicembre 2023, oltre ad una serie di novità in materia di fisco, lavoro e previdenza, ha inglobato anche numerose misure specifiche a favore delle imprese.

Per un esame completo delle disposizioni sulla nuova legge recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, si rinvia alla apposita sezione “Speciale Legge di Bilancio” del sito Edotto.com.

Di seguito, si analizzeranno le principali misure in materia di agevolazioni, crediti d’imposta, imprese e finanziamenti.

Per l’anno 2024, infatti, sono state previste una serie di agevolazioni a favore delle imprese e partite Iva, che spaziano dagli incentivi per le fabbriche del Sud, al rifinanziamento dei contratti di sviluppo e della “Nuova Sabatini”, fino alle nuove agevolazioni per impatriati e reshoring d’impresa e a nuove tasse per imprese estere con attività in Italia.

LdB 2024, aiuti alle imprese del Mezzogiorno

E’ entrata nella Manovra finanziaria per il 2024 una norma che finanzia l’acquisto di beni strumentali destinati a stabilimenti produttivi delle Regioni del Mezzogiorno (Bonus Macchinari Sud).

Al momento non si conoscono i dettagli della misura e si resta in attesa dei decreti attuativi. La condizione è sicuramente la stessa già prevista per le altre agevolazioni disciplinate dal Decreto Sud (approvato dal Governo Meloni nel corso del CdM del 7 settembre 2023): ossia la collocazione della fabbrica nelle regioni del Mezzogiorno, ma non anche della sede centrale o amministrativa/legale dell’azienda.

È stato previsto anche il rifinanziamento dei contratti di sviluppo, relativi ai programmi di sviluppo industriale con risorse stanziate, pari a 190 milioni di euro per il 2024 e a 210 milioni per il 2025. Il Ministero delle imprese e del made in Italy può impartire ad INVITALIA, soggetto gestore della misura, direttive specifiche per l'utilizzo delle risorse (articolo 1, commi 253-255)

Inoltre, 100 milioni di euro per il 2024 sono stati destinati al finanziamento della “Nuova Sabatini”.

Si ricorda che la “Nuova Sabatini” (D.L.69/2013), sostiene l'acquisto, o l'acquisizione in leasing, da parte di micro, piccole e medie imprese (MPMI) di beni strumentali materiali - macchinari, impianti, beni strumentali d'impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware - o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

L’Agevolazione prevede prestiti agevolati e un contributo a fondo perduto per l’acquisto di nuovi macchinari e software (articolo 1, coma 256).

Incrementa anche la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l'anno 2024 e di 220 milioni per l'anno 2025, per il sostegno alla nascita e allo sviluppo di imprese cooperative costituite dai lavoratori per il recupero di aziende in crisi e per i processi di ristrutturazione o riconversione industriale (cd. “Nuova Marcora”) (articolo 1, comma 257).

Inoltre, la Legge di Bilancio per il 2024:

  1. dispone l'applicazione – nel territorio del Comune di Caivano – del regime di aiuto per le aree di crisi industriale (D.M. 24 marzo 2022). Le agevolazioni si applicano ai sensi della disciplina sugli aiuti di Stato "de minimis" e in esenzione dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione UE per categoria. Per tali finalità, destina risorse disponibili, sino a 15 milioni di euro, che il decreto ministeriale 23 aprile 2021 assegna alle aree di crisi industriale non complessa (articolo 1, commi 299-301);
  2. riduce le risorse stanziate per il riconoscimento di contributi per la promozione dell'economia locale mediante la riapertura e l'ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi previsti dall'articolo 30-ter del D.L. n. 34/2019. In particolare, le risorse sono ridotte in misura pari a 19 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 13 milioni di euro per l'anno 2026 e per 17 milioni di euro nell'anno 2027 (articolo 1, commi 509)

Zes unica del Mezzogiorno

La Legge di bilancio prevede una nuova formulazione dell’articolo 16, comma 6 del Dl n. 124/2023, relativo al credito d’imposta a favore della Zes (Zona Economica Speciale) unica del Mezzogiorno, stabilendo un limite di spesa complessivo di 1.800 milioni di euro per l'anno 2024.

Si demanda ad un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, la definizione dei criteri e delle modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta e dei relativi controlli (articolo 1, comma 249).

Al momento, è noto che il credito d'imposta sarà commisurato alla quota del costo complessivo dei beni agevolabili, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, dovrà assumersi il costo sostenuto dal locatore per l'acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.

Non sarà possibile agevolare i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Aiuti post alluvione

La Legge n. 213/2022 ha, poi, anche un carattere emergenziale, intervenendo a sostegno delle zone alluvionate d’Italia (DL del 1° giugno 2023 n. 61).

È, infatti, previsto un credito d'imposta e finanziamenti bancari agevolati per la ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.

Gli aiuti alle imprese sotto forma di crediti d'imposta e finanziamenti bancari agevolati saranno erogati direttamente dal Commissario straordinario per importi complessivamente considerati fino a un massimo di:

  • 20.000 euro, se destinati a soggetti privati non esercenti attività sociali ed economiche;
  • 40.000 euro, se destinati a soggetti esercenti attività sociali, economiche e produttive, nei limiti delle risorse disponibili

NOTA BENE: Gli importi superiori possono essere erogati, per l’intero importo, anche tramite finanziamento agevolato sulla base di stati di avanzamento relativi alla esecuzione dei lavori, alle prestazioni di servizi e alle acquisizioni di beni necessari alla esecuzione degli interventi ammessi a contributo.

In caso di accesso ai finanziamenti agevolati, in capo al beneficiario del finanziamento matura un credito di imposta, fruibile esclusivamente in compensazione, in misura pari, per ciascuna scadenza di rimborso, all'importo ottenuto sommando alla sorte capitale gli interessi dovuti, nonché le spese strettamente necessarie alla gestione dei medesimi finanziamenti. Le modalità di fruizione del credito di imposta sono stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Il soggetto che eroga il finanziamento agevolato comunica con modalità telematiche all'Agenzia delle Entrate gli elenchi dei soggetti beneficiari, l'ammontare del finanziamento concesso a ciascun beneficiario, il numero e l'importo delle singole rate.

Bonus carta per case editrici

E’ stata disposta la proroga del cosiddetto Bonus carta a favore delle case editrici di quotidiani e periodici anche per gli anni 2024 e 2025 nella misura del 30% delle spese sostenute, rispettivamente negli anni 2023 e 2024, entro il limite di 60 milioni di euro per ciascun anno, che costituisce limite massimo di spesa.

La Manovra riconosce anche dei contributi per le imprese dei settori dell’informazione e dell’editoria.

Infine, viene sostituito il comma 389 della legge di bilancio 2020, prevedendo per l’anno scolastico 2024-2025 il contributo del 90% della spesa sostenuta dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per l’acquisto uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

Interventi finalizzati ad incoraggiare gli investimenti

La Legge di bilancio per il nuovo anno, inoltre, autorizza SACE S.p.A. a rilasciare, fino al 31 dicembre 2029, garanzie, a condizioni di mercato, connesse a investimenti infrastrutturali (anche a carattere sociale e dei servizi pubblici locali) e dell'industria (processi di transizione energetica e economia circolare, mobilità sostenibile, innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese).

Inoltre, dispone una proroga al 2024 dell'operatività della garanzia SACE per progetti economicamente sostenibili (cd. Garanzia green SACE), prevedendo che, per tale anno, la copertura finanziaria delle garanzie sia reperita attraverso l'impiego delle risorse residue disponibili al 31 dicembre 2023 sul conto corrente di tesoreria relativo al Fondo Green New Deal (si rammenta che tale Fondo, che ha finanziato lo strumento di sostegno qui in commento, recava un'autorizzazione di spesa limitata all'anno 2023).

Tra gli interventi, da segnalare anche:

  1. un rifinanziamento del Fondo per la ricerca, lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l'investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, per complessivi 20 milioni dal 2026 al 2030 (Fondo microprocessori);
  2. un rifinanziamento del Fondo per l'erogazione dei contributi alle imprese che partecipano all'IPCEI, anch'esso incrementato di 20 milioni dal 2026 al 2030 (Fondo IPCEI).

Infine, c’è da ricordare:

  • la Global minimum tax, per la tassazione delle multinazionali che producono redditi in Italia. Si tratta un’imposta minima nazionale, fissata al 15%, per tutte le imprese localizzate in Italia che appartengono ad un gruppo multinazionale o nazionale che producono reddito in Italia (ora soggette a una bassa imposizione);
  • le nuove agevolazioni per il reshoring, ossia per il trasferimento in Italia di attività precedentemente ubicate all’estero (imprese oppure professioni svolte in forma associata), che consistono in una riduzione della base imponibile IRPEF, IRES e IRAP del 50% per cinque anni. Non sono incluse tra le attività agevolabili quelle esercitate nel territorio dello Stato nei 24 mesi antecedenti il loro trasferimento.
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