L’atto di cessione individua l’evento interruttivo dell’holding period per la “Pex”

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L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 184 del 13 luglio 2009, è chiamata ad intervenire in merito al caso che ha visto la cessione di partecipazioni in favore di una holding che ha successivamente ceduto le stesse prima del periodo minimo di possesso, ossia dei 12 mesi (holding period). Tale cessione avvenuta senza il requisito dell’ininterrotto possesso esclude l'applicazione della participation exemption e, dunque, la relativa plusvalenza è stata considerata interamente imponibile. La società in possesso delle partecipazioni in oggetto ha riconosciuto alla holding un risarcimento, in conformità degli accordi contrattuali, al momento della ulteriore cessione delle stesse ad una società terza. L’istante considera tale somma, da contabilizzarsi nel bilancio dell’esercizio 2008, come un risarcimento relativo alla perdita del bene ceduto 12 mesi prima alla società che le ha successivamente cedute.

Di contro, l’Agenzia spiega che si tratta di un’integrazione del corrispettivo intervenuto in data successiva alla cessione: l’atto di cessione alla società cessionaria individua in maniera inequivocabile il momento della perdita del possesso della partecipazione da parte dell’istante e, conseguentemente, costituisce l’evento interruttivo del requisito previsto dell’holding period.

Gioia Lupoi

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