La GdF sulla richiesta alle Entrate delle misure cautelari verso un accertato

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Il 7 aprile 2010 la Guardia di Finanza ha emesso la circolare n. 7 con cui detta le indicazioni sull’uso delle misure cautelari da adottare in caso di pericolo per la riscossione: pericolo che deve essere attuale e non solo potenziale, con elementi che facciano presumere come possibile un comportamento del contribuente atto a sottrarsi all’azione esecutiva. La GdF spiega le modalità da seguire per evitare che quanto dovuto al Fisco venga sottratto dal contribuente dopo l’attività di verifica. Già la circolare 4/E/2010 aveva trattato il tema, invitando gli uffici ad essere più accorti in merito alla richiesta di ipoteche e sequestri a partire dalla fase successiva al controllo, sempre nell’ottica della salvaguardia della riscossione.

Nella circolare viene ricordato che l’attuazione di misure cautelari dopo verifica e dopo accertamento è di competenza delle Entrate, ma la Gdf può usare gli accertamenti bancari in sede di verifica anche per individuare eventuali disponibilità finanziarie che possono essere oggetto di misure cautelari.

Quanto ai presupposti, si riassume che possono essere richieste le misure in presenza di evasori totali, reati tributari e meccanismi fraudolenti insidiosi.
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