Iva scudabile. E i fondi dello scudo finanzieranno prima il 5 per mille

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Circolare 43/E del 10 ottobre 2009: “Emersione di attività detenute all’estero”. Paragrafo 10.: “Effetti del rimpatrio e della regolarizzazione”. Vi si dispone che il pagamento dell’imposta straordinaria produce l’effetto di inibire i poteri di accertamento in materia tributaria e previdenziale, nonché di estinguere le sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali relative alle disponibilità delle attività emerse.

Un estratto interessante del paragrafo si basa sull’affermazione che gli accertamenti sono preclusi anche con riguardo a tributi diversi dalle imposte sui redditi, purché si riferiscano ad “imponibili” che possano esser ricondotti alle attività oggetto di emersione. Il pagamento della sostitutiva sana perciò anche il comparto delle indirette. E’ dunque possibile concludere per la copertura anche per l’Iva, malgrado i rilievi degli organi comunitari sulle misure di sanatoria in relazione a quest’imposta.

A parte ciò, quando le attività finanziarie oggetto di sanatoria da scudo generano redditi imponibili anche dal 1° gennaio 2009 (non solo fino al periodo d’imposta 2008), com’è avvenuto nella maggioranza dei casi, al contribuente tenuto ad assolvere l’obbligo impositivo il legislatore lascia scegliere. Ove egli si avvalga della regolarizzazione di attività tenute all’estero, percorrerà la strada della dichiarazione dei redditi dell’intero 2009 nell’Unico da presentare nel 2010, secondo le ordinarie modalità. Ma se si avvale del rimpatrio potrà, per i redditi percepiti fino alla data di effettiva emersione, optare tra il versamento della sostitutiva tramite intermediario (che gli garantisce l’anonimato) e l’autotassazione in Unico, barrando la corrispondente casella nella dichiarazione riservata.

Infine, un comunicato appena diffuso dalle Entrate (13 ottobre), informa, anzi conferma, che anche quest’anno la norma sul cinque per mille – il cui riquadro non è nel Cud 2010 “solo perché, data la struttura della legge finanziaria, si è in attesa della proroga che sarà disposta, come di norma, per emendamento” – sarà inserita in Finanziaria. Come fu nel 2006. Il comunicato precisa che "i fondi dello scudo fiscale saranno destinati innanzitutto a finanziare il 5 per mille".

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