ISA. Invito dell’OCF alla disapplicazione. Richiesta ufficiale al nuovo ministro
Pubblicato il 05 settembre 2019
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In merito alla situazione critica che si è creata intorno all’applicazione degli ISA “Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale”, con innumerevoli doglianze presentate da parte dei professionisti coinvolti, alza la voce anche l'OCF, Organismo Congressuale Forense, preoccupato per le implicazioni di natura economica e sociale.
L’adesione alle osservazioni espresse dalle categorie interessate (in primis, dottori commercialisti e consulenti del lavoro) arriva con il comunicato stampa del 4 settembre 2019.
Dai fatti acclarati – nuove modifiche ai suddetti indici con il Decreto Mef del 17 agosto 2019, rilascio del software aggiornato solo il 26 agosto, segnalazioni in data 31 agosto della presenza di errori nelle dichiarazioni precompilate quanto a moduli già inoltrati dagli intermediari – è evidente “che la posizione in cui viene a trovarsi l'operatore e con esso il cittadino Contribuente, imprenditore o professionista, è pregiudicata dalla presenza di obblighi dichiarativi per i quali sono imposti illegittimamente tempi non adeguati e sistemi non idonei”.
E’ evidente che tali obblighi contrastano con lo Statuto del Contribuente (Legge 212/2000).
Fa appello al ministro competente l’Organismo Congressuale Forense, invitandolo a rimediare alle criticità segnalate, disapplicando gli Isa per l'anno 2018, come già richiesto dalle categorie professionali suddette.
Una richiesta ufficiale da parte dei membri del Gruppo di Lavoro sul Diritto Tributario dell’OCF sarà presentata direttamente al ministero che si insedierà dopo la composizione del nuovo Governo.
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