Imu terreni montani, in “Gazzetta” il decreto con i nuovi criteri di esenzione

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Il decreto 28 novembre 2014 del Mef, di concerto con il ministero dell’Interno e quello delle Politiche agricole, recante i nuovi criteri di esenzione Imu per i terreni agricoli ex montani è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 284 del 6 dicembre 2014.

A pochi giorni dalla data del 16 dicembre - che interessa quanti devono pagare i saldi Imu e Tasi 2014 e quest’anno, per la prima volta, anche l’Imu sui terreni montani o parzialmente montani - l’ufficializzazione del nuovo provvedimento non fa che alimentare molti dubbi tra professionisti e contribuenti.

Nello specifico, fatti salvi i terreni agricoli situati in Comuni che si trovano ad oltre 600 metri di altitudine e che continueranno ad essere del tutto esenti dal pagamento Imu 2014, per tutti gli altri le nuove regole e modalità di calcolo non sono molto chiare.

È da ricordare che, in base al nuovo provvedimento che applica l’articolo 22 del Dl 66/2014, quando l’altitudine del comune è compresa fra 281 e 600 metri l’esenzione è riservata ai soli coltivatori diretti e imprenditori agricoli, mentre sotto i 280 metri tutti sono chiamati al pagamento.

Non convincono, dunque, le tre fasce altimetriche che sono state stabilite per distinguere i comuni esenti da quelli tenuti al pagamento, come pure non è chiara la regola che fissa il calcolo dell’altitudine prendendo a riferimento la casa comunale (solitamente più a valle rispetto al resto del territorio municipale montano), oppure il fatto che manca un parametro certo per distinguere, a parità di altitudine, i terreni di valore da quelli marginali.

Alla luce di tutto ciò, i proprietari dei terreni montani aspettano di conoscere i tempi della proroga, visti i tempi brevi per il pagamento e i tanti problemi da risolvere (aggiornamento dei software per il calcolo dell’Imu ora dovuta).

Verso la proroga

Entro la fine di questa settimana il Governo dovrà intervenire per far sapere se lo slittamento della rata di dicembre, richiesta da più parti e finora solo annunciata, sarà breve, con la data rinviata solo fino alla fine di gennaio prossimo, oppure maxi e, dunque, con una proroga estesa al 30 giugno 2015.

Il tutto dovrebbe arrivare da un decreto visto che uno specifico emendamento alla Legge di Stabilità non sarebbe utile dal momento che i tempi per quest’ultima slitteranno sicuramente dopo la scadenza del 16 dicembre.

Sulla scia della mini-Imu dello scorso gennaio, da una parte si propenderebbe per lo slittamento breve in modo che quanto verrebbe pagato potrebbe essere contabilizzato con il 2014. D’altra parte, c’è chi auspica invece la soluzione del rinvio a giugno per lasciare il tempo di aprire un tavolo tecnico per la risoluzione dei problemi di calcolo; ciò però aprirebbe la strada ad altri non meno gravi problemi, come quelli inerenti l’indebitamento netto consolidato dello Stato.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 42 - Imu e terreni montani, in Gazzetta il decreto in attesa di proroga
  • Il Sole 24 Ore - 8 dicembre 2014, p. 2 - Terreni, rebus sui pagamenti - Tosoni, Trovati
  • ItaliaOggi, p. 27 - Imu terreni, rinvio con decreto - Cerisano

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