Il modello RW preoccupa chi deve compilare
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 03 settembre 2010
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Siamo entrati nell’ultimo mese da dedicare al modello Unico 2010 e per chi è investito della compilazione del modello RW si fanno avanti incertezze e preoccupazioni per le modifiche intervenute sia in tema di sanzioni per irregolare compilazione, che diventano cagione anche di espropri, sia per l’eliminazione di molti codici che, anche se utile, genera dubbi sull’esatta indicazione delle operazioni.
Il codice 11, ad esempio, è utile ad indicare tra i trasferimenti gli atti di diposizione patrimoniale in favore di trust, fondazioni e organizzazioni equiparabili, ma genera un dubbio.
Premesso che i trasferimenti verso l'estero, effettuati attraverso intermediari italiani, devono per essere esposti solo se relativi a investimenti all'estero o ad attività finanziarie estere, si ha che gli atti citati ricadono fra gli investimenti all'estero e le attività finanziarie estere solo nel caso in cui l'entità estera sia configurabile quale soggetto interposto. Altrimenti il disponente si è formalmente e sostanzialmente liberato dei beni apportati e non può aver fatto alcun investimento all'estero.
Pertanto, il dubbio consiste nel dover compilare o meno il modulo RW. Nel primo caso si aprirebbe il sospetto che il trust estero sia interposto, con il secondo il rischio è di essere sottoposti a controlli.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 29 – Per il trust il bivio segnalazione – M.Pi.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 29 – Il quadro RW senza chiarimenti - Piazza
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