Il Consiglio di stato sulla revocazione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 17 giugno 2010
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Il Consiglio di stato, in adunanza plenaria, con sentenza n. 2 del 17 maggio 2010, dichiarando inammissibile un ricorso per revocazione avanzato da una S.r.l. nei confronti di una decisione del Tar per la Lombardia, ha spiegato come l'errore di fatto che legittima il ricorso per revocazione debba consistere in una falsa percezione della realtà processuale che abbia portato ad affermare o soltanto supporre l'esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti di causa ovvero la inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti risulti invece positivamente accertato.
Nel caso di specie, la domanda di revocazione è stata ritenuta inammissibile in quanto chiaramente diretta a contestare la valutazione dei fatti operata dal giudice, lamentando una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali nella definizione della questione controversa, che, invece, era stata risolta sulla base di un attento esame critico della documentazione acquisita.
Nel caso di specie, la domanda di revocazione è stata ritenuta inammissibile in quanto chiaramente diretta a contestare la valutazione dei fatti operata dal giudice, lamentando una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali nella definizione della questione controversa, che, invece, era stata risolta sulla base di un attento esame critico della documentazione acquisita.
- ItaliaOggi, p. 36 – No al ricorso per revocazione se ci sono presupposti di fatti – De Nardi
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