Gli interessi maturati dalle aziende sui crediti con l’Amministrazione concorrono a formare il reddito nell’esercizio

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 25720 del 9 dicembre 2009, nell’accogliere il ricorso del Fisco, ha chiarito che “in tema di determinazione del reddito di impresa, gli interessi sui crediti di imposta concorrono a formare il reddito nell’esercizio in cui vengono a maturazione, secondo la regola generale del criterio di competenza”.

Pertanto, gli interessi maturati dalle aziende sui crediti con l’Amministrazione finanziaria sono da assoggettare ad imposta nell’anno di esercizio.

Nel caso sottoposto al giudizio della Cassazione un’azienda, che aveva regolarmente iscritto in bilancio il credito, aveva impugnato l'avviso di rettifica Irpeg e Ilor sostenendo che dal momento che “gli interessi per crediti di imposta erano compensativi e comunque non ancora esigibili” il criterio da applicare fosse quello di cassa.

Ma la Corte ha accettato la tesi del Fisco, ossia che con il Tuir qualsiasi tipo di interesse è un incremento del reddito di impresa e va computato nell'imponibile.
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