Decreto PA e sport: come fruire della nuova CIGS in deroga
Pubblicato il 21 agosto 2023
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Arrivano dall'Inps le istruzioni ed i necessari chiarimenti in ordine a quanto disposto dal Decreto PA e sport recante “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025”.
Il provvedimento contiene una serie di disposizioni volte a favorire il rafforzamento della capacità amministrativa e dell’organizzazione della PA, nonché una serie di misure per il potenziamento di interventi nel settore agricolo, dello sport e delle politiche del lavoro.
Oggetto del messaggio Inps n. 2948 dell'11 agosto 2023 è invece la previsione contenuta nell’articolo 42, rubricato “Disposizioni in materia di cassa integrazione straordinaria in deroga”.
Vediamone il contenuto.
CIGS in deroga, destinatari
L'articolo 42 del D.L. n. 75/2023 prevede che, alle imprese di interesse strategico nazionale con almeno mille dipendenti, e che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale non ancora completati a causa della loro complessità, possa essere concesso a domanda, con decreto ministeriale, un ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per garantire la tutela del reddito ai lavoratori coinvolti dall’intervento.
Durata e regolamentazione
Il nuovo periodo di intervento Cig si può collocare in continuità con i precedenti e può avere una durata massima di quaranta settimane, fruibili entro il 31 dicembre 2023.
I periodi sono coperti da contribuzione figurativa determinata sulla base della retribuzione globale che sarebbe spettata ai lavoratori per le giornate di lavoro non prestate, comprensiva dei ratei relativi alle competenze ultra-mensili.
NOTA BENE: Ai sensi dell’articolo 42 del D.L. n. 75/2023, il trattamento straordinario di integrazione è concesso in deroga a tutti i limiti di durata di cui agli articoli 4 e 22 del D.lgs n. 148/2015; inoltre, al nuovo periodo di trattamenti non si applicano le disposizioni in materia di consultazione sindacale e di iter procedimentale per la presentazione della domanda previste dagli articoli 24 e 25 del D.lgs n. 148/2015.
Limiti
Il trattamento di Cigs è concesso nel limite massimo complessivo di spesa di 46,1 milioni di euro per l'anno 2023 e il monitoraggio dei flussi di spesa è demandato all’Istituto che, in caso di avvenuto raggiungimento dell’importo stanziato, non potrà più emettere ulteriori autorizzazioni al pagamento della prestazione.
Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 7 del D.lgs n. 148/2015, il trattamento di integrazione salariale può essere erogato dall'impresa ai dipendenti aventi diritto e dalla stessa recuperato in sede di conguaglio fra contributi dovuti e prestazioni corrisposte ovvero pagato direttamente dall’Istituto ai lavoratori.
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