Fondo nuove competenze, firmato il decreto con nuove risorse

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Fondo nuove competenze, firmato il decreto con nuove risorse

E’ di ieri, 14 settembre, il comunicato con cui il Ministero del lavoro rende nota la sottoscrizione da parte del Ministro Andrea Orlando del decreto che regola il Fondo Nuove Competenze (FNC), ora in attesa di essere firmato dal Ministro dell’economia.

Vediamone i punti principali

FNC, cos’è?

Si tratta di un Fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19, che permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori destinando parte dell’orario alla formazione, con relativo carico delle ore di stipendio del personale coinvolto in capo al Fondo stesso.

Il Fondo è gestito da Anpal.

FNC, come fare la domanda

La domanda va presentata accedendo al sito istituzionale Anpal, all’indirizzo https://myanpal.anpal.gov.it/myanpal/

FNC, i costi finanziabili

Il FNC non finanzia il costo delle attività formative ma quello delle ore di lavoro (retribuzione e contributi previdenziali ed assistenziali); non rientrano quindi tra i rimborsi i ratei di mensilità aggiuntive o TFR e il premio di produzione.

Per non incorrere nel doppio finanziamento, il datore di lavoro che beneficia già di altri aiuti pubblici per le medesime ore non può usufruire del contributo FNC (il contratto di apprendistato e gli incentivi per l’assunzione delle persone con disabilità non rientrano nella fattispecie in esame).

Erogazione del contributo

L’erogazione del contributo avviene in due tranche (70% a titolo di anticipazione e 30% a saldo), in base ad un flusso gestionale automatico autorizzato da Anpal ed effettuato dall’Inps sull'IBAN indicato dall'azienda.

Cosa prevede il decreto

Il programma guida per la formazione dei lavoratori occupati nell'ambito del Piano Nazionale Nuove Competenze è stato rifinanziato con un miliardo di euro e orientato dal decreto in oggetto verso il sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche, in un’ottica di difesa dei posti di lavoro e di aumento della produttività delle aziende.

I punti più rilevanti del decreto sono:

  • orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green per il conseguimento dei risultati attesi dal PNRR. Il quadro di riferimento per le competenze digitali è il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO;
  • rafforzamento della qualità ed efficacia dei programmi formativi attraverso i Fondi interprofessionali, che rappresentano il canale di accesso preferenziale al Fondo Nuove Competenze. In mancanza di Fondi interprofessionali, la formazione deve essere erogata da Enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non può, peraltro, essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo;
  • co-finanziamento. Il Fondo copre il 100% dei contributi assistenziali e previdenziali e il 60% della retribuzione oraria destinata alla formazione, con previsione di una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; in tal caso infatti la quota di retribuzione finanziata dal Fondo è del 100%.

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