Ricorsi su premi Inail: nuova procedura

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Ricorsi su premi Inail: nuova procedura

A partire dal 12 gennaio 2025 la competenza per la gestione e la decisione dei ricorsi amministrativi in materia di applicazione delle tariffe dei premi Inail è stata trasferita dalle sedi centrali dell’Istituto alle strutture territoriali.

Questa modifica, introdotta dalla legge 13 dicembre 2024, n. 203, che ha aggiornato il DPR 14 maggio 2001, n. 314 con l’obiettivo di semplificare e decentralizzare il processo decisionale riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza delle procedure, è oggetto della circolare n. 4 del 29 gennaio 2025.

Vediamo quanto illustrato dall’Istituto.

Quali organi decidono i ricorsi Inail dal 2025?

La competenza per la decisione dei ricorsi amministrativi è stata redistribuita su base territoriale, evitando il congestionamento delle sedi centrali dell’Inail e assicurando così un esame più tempestivo e specifico dei singoli casi.

Le strutture competenti per la gestione e la decisione dei ricorsi sono:

  • direzioni regionali (competenti per i ricorsi presentati all’interno delle rispettive regioni);
  • sede regionale di Aosta;
  • direzione provinciale di Trento;
  • direzione provinciale di Bolzano.

Questa redistribuzione delle competenze agevola i rapporti tra i datori di lavoro e l’Istituto, oltre a migliorare la qualità e la rapidità delle decisioni amministrative.

Nota bene: i ricorsi pendenti al 12 gennaio 2025 continueranno ad essere decisi dal Consiglio di amministrazione dell’Inail, mentre quelli presentati da tale data in poi verranno esaminati secondo le nuove disposizioni.

Tipologie di ricorsi gestiti dalle strutture territoriali

Ecco le principali categorie di ricorsi che saranno gestite dalle Direzioni regionali e dalle altre sedi competenti.

Classificazione delle lavorazioni

Se un’azienda ritiene che la classificazione attribuita dall’Inail sia errata o penalizzante può presentare ricorso per ottenere una revisione e una corretta assegnazione alla categoria tariffaria più adeguata alla sua attività.

Oscillazione del tasso medio di tariffa per prevenzione

Un’impresa può presentare ricorso se:

  • la richiesta di riduzione del tasso medio per prevenzione è stata respinta dall’Inail;
  • è stata applicata un’oscillazione non conforme alla normativa vigente;
  • sono stati omessi o interpretati erroneamente i requisiti richiesti per la riduzione.

Decorrenza dell’inquadramento nelle gestioni tariffarie

La decorrenza dell’inquadramento può essere oggetto di contestazione, in particolare nei seguenti casi:

  • l’azienda ritiene che la decorrenza dell’inquadramento stabilita dall’INAIL non sia corretta;
  • ci sono discrepanze tra la data di avvio dell’attività e la data di applicazione del regime tariffario;
  • l’inquadramento è stato modificato retroattivamente senza una motivazione valida.

Inquadramento nelle gestioni tariffarie per datori di lavoro non classificati dall’Inps

Questa procedura può generare contestazioni qualora l’azienda ritenga che:

  • l’inquadramento non sia coerente con la propria attività lavorativa;
  • la gestione tariffaria assegnata imponga un premio eccessivamente oneroso rispetto al rischio effettivo dell’attività svolta;
  • l’Inail non abbia applicato correttamente la normativa in materia di gestione tariffaria speciale.

Come presentare ricorso all’Inail

Vediamo ora i passaggi da seguire per presentare correttamente un ricorso.

1. Accesso al portale online dell’Inail

Il primo step per presentare un ricorso è accedere al portale dell’Istituto.

Per farlo, è necessario disporre di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), strumenti che garantiscono l’autenticazione sicura dell’utente.

2. Utilizzo del servizio telematico per l’invio del ricorso

Una volta effettuato l’accesso al portale, bisogna:

  • selezionare la sezione dedicata ai ricorsi amministrativi;
  • compilare il modulo online, inserendo tutti i dati richiesti;
  • allegare la documentazione necessaria, come il provvedimento contestato e ogni altro elemento utile a supportare il ricorso;
  • confermare l’invio della domanda, ricevendo una ricevuta elettronica che attesta l’avvenuta trasmissione.

3. Invio del ricorso tramite PEC in caso di problemi tecnici

In situazioni di malfunzionamento del portale, il ricorso può essere trasmesso via PEC (Posta Elettronica Certificata) alla struttura competente per territorio.

NOTA BENE: l’utilizzo della PEC è ammesso solo se il problema tecnico è confermato dalla Direzione centrale per l’organizzazione digitale dell’INAIL.

Per l’invio via PEC, è necessario  redigere il ricorso in formato PDF, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’azienda o dal professionista incaricato, allegare tutta la documentazione richiesta, inclusa la copia del provvedimento impugnato e inviare infine la richiesta alla PEC dell’ufficio territoriale Inail competente. 

4. Rispetto del termine massimo di presentazione

Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento contestato. Trascorso tale termine, il ricorso sarà considerato irricevibile e il provvedimento diventerà definitivo.

Esempio: se un’azienda riceve una comunicazione di variazione tariffaria il 1° febbraio 2025, il termine ultimo per presentare il ricorso sarà il 3 marzo 2025 (calcolando 30 giorni dal giorno successivo alla ricezione).

Termini di notifica della decisione del ricorso

Dopo la presentazione del ricorso, l’Inail ha l’obbligo di notificare l’esito della decisione entro precisi termini.

1. Ricorsi relativi all’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico

Se il ricorso riguarda l’oscillazione del tasso medio di tariffa per andamento infortunistico, l’Istituto deve comunicare la propria decisione entro 120 giorni dalla data di presentazione della richiesta.

Esempio: un’azienda contesta l’applicazione di una maggiorazione tariffaria basata su un presunto peggioramento del proprio andamento infortunistico. Se il ricorso viene presentato il 10 febbraio 2025, l’Inail dovrà notificare la decisione entro il 10 giugno 2025.

2. Altri tipi di ricorsi sulle tariffe dei premi

Per tutte le altre tipologie di ricorsi (es. classificazione delle lavorazioni, decorrenza dell’inquadramento, inquadramento nelle gestioni tariffarie), il termine per la decisione è di 180 giorni.

Esempio: un’azienda ritiene che la classificazione delle lavorazioni assegnata dall’INAIL non sia corretta e presenti ricorso il 15 marzo 2025. In questo caso, l’INAIL dovrà rispondere entro il 15 settembre 2025.

Cosa succede se l’INAIL non risponde nei termini?

Se l’Inail non notifica alcuna decisione entro i termini stabiliti, il ricorso si considera respinto per silenzio-rigetto.

In questi casi, il ricorrente ha ancora la possibilità di impugnare la decisione in sede giurisdizionale, presentando ricorso al Tribunale competente entro i termini previsti dalla normativa vigente.

Cosa succede se il ricorso viene accolto?

Se l’Inail decide di accogliere il ricorso, si procede al ricalcolo degli importi dovuti e al conguaglio delle somme.

  • Se l’azienda ha versato importi superiori a quelli dovuti, avrà diritto al rimborso o alla compensazione.
  • Se l’Istituto riconosce un errore nell’applicazione della tariffa, il provvedimento verrà annullato o modificato in favore del datore di lavoro.

Cosa succede se il ricorso viene respinto?

In caso di rigetto del ricorso, l’azienda è obbligata a pagare la differenza tra gli importi provvisori versati e quelli effettivamente dovuti, con l’applicazione degli interessi di differimento e di dilazione. Gli interessi vengono calcolati in base ai tassi stabiliti dall’Inail e possono incidere significativamente sull’importo finale da corrispondere.

Esempio:

  • Un’azienda riceve un provvedimento che aumenta il tasso tariffario al 3,5%.
  • Presenta ricorso, quindi versa i premi con il tasso precedente del 2,8%.
  • Se il ricorso viene accolto, non ci saranno ulteriori versamenti.
  • Se il ricorso viene respinto, dovrà pagare la differenza tra il 2,8% e il 3,5%, con gli interessi maturati.

Casi di inammissibilità

Un ricorso può essere dichiarato inammissibile se:

  1. non riguarda provvedimenti previsti dal DPR 14 maggio 2001, n. 314

    • Se il ricorso viene presentato per questioni non regolamentate dalla normativa sulle tariffe INAIL, l’istanza sarà considerata inammissibile.

  2. Viene presentato oltre i 30 giorni dalla notifica del provvedimento.

    • Il termine di 30 giorni è tassativo. Se l’azienda invia il ricorso oltre questa scadenza, l’INAIL lo rigetterà senza esaminarlo nel merito.

  3. Non riguarda provvedimenti specifici sulle tariffe dei premi

    • Se il ricorso non riguarda la classificazione delle lavorazioni, l’oscillazione del tasso medio o l’inquadramento tariffario, sarà dichiarato inammissibile.

Accoglimento parziale

Se il ricorso è fondato solo in parte, l’Inail può modificare parzialmente il provvedimento, applicando un nuovo calcolo che tenga conto delle osservazioni presentate. In tal caso:

  • l’azienda potrebbe comunque dover pagare una parte degli importi contestati;
  • il nuovo provvedimento sostituisce quello originario e diventa esecutivo.

NOTA BENE: il ricorrente ha la facoltà di ritirare il ricorso in qualsiasi momento prima della decisione finale dell’Inail. Questa operazione implica che:

  • il ricorso non verrà più esaminato;
  • il provvedimento contestato rimarrà definitivo e applicabile;
  • il datore di lavoro sarà obbligato a rispettare le disposizioni stabilite dall’Istituto.

Iter del ricorso: le fasi

Il nuovo flusso operativo dei ricorsi INAIL segue una procedura strutturata in cinque fasi principali.

1. Verifica dell’ammissibilità del ricorso

Ogni ricorso presentato viene esaminato preliminarmente per verificare se soddisfa i requisiti di ammissibilità previsti dalla normativa.

Un ricorso è considerato ammissibile se:

  • è stato presentato entro il termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento;
  • contiene tutte le informazioni necessarie, compreso il riferimento al provvedimento contestato;
  • riguarda una delle materie di competenza (es. classificazione delle lavorazioni, oscillazione del tasso, decorrenza dell’inquadramento tariffario);
  • è stato trasmesso tramite il canale telematico ufficiale o, in caso di problemi tecnici certificati, via PEC.

2. Esame del merito e eventuale richiesta di documentazione Integrativa

In questa fase, l’Inail può:

  • richiedere ulteriori documenti per chiarire aspetti critici della pratica;
  • effettuare controlli incrociati con le banche dati per verificare la correttezza delle informazioni fornite;
  • coinvolgere esperti tecnici o specialisti per esaminare particolari aspetti del caso.

Se il ricorrente non risponde alla richiesta di documentazione entro i termini stabiliti, il ricorso potrebbe essere respinto per insufficienza di elementi probatori.

3. Acquisizione del parere tecnico della consulenza tecnica per la salute e sicurezza

Fondamentale nella gestione dei ricorsi è l’intervento della consulenza tecnica per la salute e sicurezza, organismo specializzato nell’analisi delle contestazioni relative alla classificazione tariffaria e alla riduzione del tasso medio per prevenzione.

Compiti della consulenza tecnica

  • Esaminare la corretta attribuzione della classificazione delle lavorazioni e la sua rispondenza alle attività effettivamente svolte dall’azienda.
  • Valutare la legittimità del rifiuto della riduzione del tasso medio per prevenzione basandosi sulle misure di sicurezza adottate dall’impresa.
  • Fornire un parere vincolante, che l’INAIL dovrà considerare nella decisione finale sul ricorso.

4. Incontro con il ricorrente per discussione del caso

Una delle novità della riforma è l’introduzione di un incontro tra l’Istituto e il ricorrente, che rappresenta un’occasione di confronto per chiarire le rispettive posizioni.

Durante l’incontro:

  • il ricorrente può esporre le proprie ragioni direttamente ai responsabili della decisione;
  • l’Inail può fornire spiegazioni dettagliate sui criteri adottati per il provvedimento contestato;
  • si può arrivare a una risoluzione concordata prima della decisione formale, evitando contenziosi inutili.

Se il ricorrente ritira il ricorso in seguito all’incontro, si procede con la chiusura della pratica per cessata materia del contendere.

5. Decisione finale e notifica dell’esito

L’Inail deve notificare la decisione entro:

  • 120 giorni per i ricorsi relativi all’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico.
  • 180 giorni per tutte le altre tipologie di ricorsi.

Se l’INAIL non risponde entro i termini, il ricorso si considera respinto per silenzio-rigetto.

Faq

1. Chi può presentare un ricorso sulle tariffe dei premi Inail?

Qualsiasi datore di lavoro che ritenga errata l’applicazione delle tariffe dei premi assicurativi Inail può presentare un ricorso. I principali motivi di contestazione includono:

  • classificazione errata delle lavorazioni;
  • oscillazione del tasso medio per prevenzione non riconosciuta;
  • decorrenza errata dell’inquadramento nelle gestioni tariffarie;
  • errata assegnazione della gestione tariffaria per i datori di lavoro non classificati dall’Inps.

2. Quali sono le nuove modalità di presentazione dei ricorsi Inail?

Dal 12 gennaio 2025, i ricorsi devono essere presentati esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale online dell’Inail. In caso di problemi tecnici certificati, è possibile trasmettere il ricorso via PEC alla struttura competente.

3. Entro quanto tempo va presentato il ricorso?

Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento contestato. Trascorso questo termine, il ricorso non sarà più accettato.

4. Quali strutture Inail decidono i ricorsi dal 12 gennaio 2025?

A partire dal 12 gennaio 2025, la competenza a decidere i ricorsi è stata trasferita dalle sedi centrali dell’Inail alle strutture territoriali.

  • Direzioni regionali.
  • Sede regionale di Aosta.
  • Direzione provinciale di Trento.
  • Direzione provinciale di Bolzano.

5. Quali sono i tempi di notifica della decisione del ricorso?

L’Inail deve comunicare la decisione del ricorso entro:

  • 120 giorni per i ricorsi relativi all’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico.
  • 180 giorni per tutte le altre tipologie di ricorsi.

Se l’Istituto non risponde entro i termini previsti, il ricorso si considera respinto per silenzio-rigetto.

6. Cosa succede se il ricorso viene accolto?

  • Annullamento o la modifica del provvedimento contestato.
  • Ricalcolo degli importi dovuti sulla base della decisione favorevole.
  • Rimborso o la compensazione di eventuali somme versate in eccesso.

7. Cosa succede se il ricorso viene respinto?

Se il ricorso viene respinto, il datore di lavoro deve:

  • versare gli importi contestati, se non ancora pagati;
  • pagare eventuali interessi di differimento e dilazione;
  • valutare se impugnare la decisione in sede giudiziaria, presentando ricorso al Tribunale competente.

8. Qual è il ruolo della consulenza tecnica per la salute e sicurezza?

La consulenza tecnica per la salute e sicurezza è un organo interno all’Inail che ha il compito di fornire pareri tecnici vincolanti su determinate questioni, tra cui:

  • classificazione delle lavorazioni ai fini tariffari;
  • oscillazione del tasso medio per prevenzione e verifica dei requisiti di sicurezza aziendale.

9. È possibile ritirare un ricorso prima della decisione?

Sì, il ricorrente può rinunciare al ricorso in qualsiasi momento prima della decisione finale. In questo caso, il ricorso verrà chiuso per cessata materia del contendere e il provvedimento impugnato resterà valido

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