Esonero IVS e decontribuzione lavoratrici madri: casi pratici e soluzioni

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Esonero IVS e decontribuzione lavoratrici madri: casi pratici e soluzioni

Quando spettano e come applicare gli esoneri sulla quota IVS a carico dei lavoratori dipendenti?

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, la legge di Bilancio 2024 ha previsto due distinti benefici a favore dei lavoratori dipendenti e utili ad abbattere il cuneo contributivo:

  • una riduzione parziale della quota ai fini IVS per la generalità dei lavoratori con retribuzione inferiore a 2.692 euro;
  • uno sgravio totale per le lavoratrici madri con almeno due figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 10 anni, o con almeno tre figli, di cui il più piccolo di età inferiore ai 18 anni, cd bonus mamma.

Specificatamente, la prima misura riduce l’ordinaria aliquota ai fini IVS a carico dei lavoratori di:

  • 7 punti percentuali per i lavoratori che abbiano una retribuzione imponibile, al netto dei ratei di mensilità aggiuntive, inferiore a 1.923 euro;
  • 6 punti percentuali  per i lavoratori con retribuzione imponibile, al netto dei ratei di mensilità aggiuntive, superiore ma al di sotto dei 2.692 euro.

Lo sgravio dedicato alle lavoratrici madri (c.d. Bonus Mamma) è invece applicato sul totale della contribuzione ai fini IVS dovuta fino all’importo massimo di 3.000 euro su base annua, da applicare e rapportare su base mensile.

L’applicazione di una minor trattenuta previdenziale comporta un aumento del reddito fiscalmente imponibile.

Con l'aiuto di esempi e casi pratici, vediamo nell'approfondimento che segue come e quando applicare le due misure agevolative.

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